25 Dicembre 2024 05:46

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IMPERIA. ENNESIMO COLPO DI SCENA, IL PD FA MARCIA INDIETRO E CHIEDE DI RIENTRARE NELLA GIUNTA CAPACCI. IL SINDACO APRE LE PORTE MA…/ GLI SCENARI

In breve: . Nel caso la ricucitura dovesse avvenire potrebbe aprirsi un altro fronte, in casa PD, con la posizione di De Bonis Senior in bilico.

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È il consigliere del PD Lorenzo Lagorio l’uomo che traghetterà l’amministrazione Capacci fino alle elezioni della prossima primavera. È lui l’ambasciatore democratico che lo scorso 30 novembre, durante il consiglio comunale, ha chiesto al sindaco Capacci di seppellire l’ascia di guerra e e di tornare ad essere rappresentati in giunta.

Una resa quasi incondizionata a fronte di uno scontro senza quartieri che ha comportato prima la caduta del consiglio di amministrazione dell’Amat, con le dimissioni del segretario provinciale del PD Pietro Mannoni, e poi le dimissioni dei quattro assessori Democratici: Zagarella, De Bonis, Chiarini e Risso. Un rientro strategico anche a fronte delle inchieste giudiziarie sulla società Rivieracqua, amministrata dall’ex presidente Massimo Donzella (PD), indagato assieme a Gabriele Saldo e Sonia Balestra con l’accusa di truffa e falso in bilancio e del recente verdetto del Consiglio di Stato sul Porto Turistico .

Una retromarcia che il PD avrebbe valutato anche a fronte della mancanza dei numeri e delle alleanze per mettere in pratica “ogni azione necessaria per mettere fine all’amministrazione Capacci”. C’è un problema però: il sindaco Capacci e i trascorsi con due degli assessori dimissionari. Luce verde per quanto riguarda Fabrizio Risso (assessore al bilancio e servizi sociali) da subito restio a lasciare la carica e comunque vicino al primo cittadino anche nei momenti più bui. Stessa cosa per Enrica Chiarini (assessore alle pari opportunità e all’immigrazione) nipote del consigliere regionale Giovanni Barbagallo, uno dei big del partito in città, che non ha mai preso posizione in merito alla “crisi di governo”.

Luce gialla invece per quanto riguarda l’ex vice sindaco Giuseppe Zagarella, da tempo in contrasto con il primo cittadino e uno dei più duri nella valutazione del suo operato durante la conferenza stampa di “addio”. Zagarella, però, potrebbe rientrare proprio per ammortizzare il veto che il primo cittadino avrebbe messo sull’ultimo assessore dimissionario: Giuseppe De Bonis.

Pino De Bonis, assieme al fratello Antonio (segretario cittadino PD), sono stati gli artefici della sfiducia a Capacci. Entrambi hanno avuto parole durissime nei confronti del primo cittadino dichiarando più volte di non aver più fiducia nel suo operato. 

Il primo cittadino avrebbe preso tempo ma comunque aperto le porte ai tre assessori (Chiarini, Risso, Zagarella) ponendo il veto a De Bonis. Nel caso la ricucitura dovesse avvenire potrebbe aprirsi un altro fronte, in casa PD, con la posizione di De Bonis Senior in bilico. 

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