E’ un caso davvero curioso quello che ha visto “vittima” un 62enne imperiese che, nei giorni scorsi, ha ricevuto dall’Inps un avviso di accertamento pari a 7.850,52 euro. Il motivo? Il mancato pagamento di contributi domestici per una colf di nazionalità rumena. Il 62enne, in pratica, l’avrebbe assunta senza poi pagare regolarmente i contributi.
Peccato,però, che la colf oggetto dell’avviso di accertamento, infermiera professionale, fosse stata assunta dal 62enne circa 10 anni fa, per pochi mesi, in attesa di altra occupazione, per poi essere assunta prima dalla Cooperativa di Servizi Mimosa e successivamente in pianta stabile, presso la Casa di Riposo Betlemme, dove ancora oggi presta regolarmente servizio.
“Il rapporto con quella colf – spiega a ImperiaPost il 62enne raggiunto dall’avviso di accertamento – si è interrotto circa 10 anni fa, dopo appena tre mesi. Decisi di assumerla per fare un favore a un amico, perché in quegli anni, in quanto la Romania non era ancora parte della Comunità Europea, era necessario un contratto di lavoro per potersi trasferire in Italia regolarmente. Ha lavorato da me per pochi mesi, il tempo di trovare un lavoro in linea con la sua professione, ovvero quella di infermiera. E infatti poco dopo abbiamo chiuso la pratica, perché venne assunta dalla Cooperativa Mimosa”.
“Potete immaginare dunque la mia sorpresa – continua il 62enne – quando mi sono visto recapitare dall’Inps questo avviso di accertamento per una colf con cui non ho più contatti da circa 10 anni. Io mi domando, come è possibile che a distanza di molti anni venga improvvisamente e del tutto inopinatamente e senza un benché minimo avviso preliminare o lettera o quant’altro inviata una ingiunzione di tal genere, del tutto sballata sia nella forma che nella sostanza? Meno male che il sottoscritto gode di buona salute e non si preoccupa più di tanto per quanto ricevuto. Se lo stesso avviso fosse pervenuto a persona anziana e di salute cagionevole avrebbe potuto avere ben altre conseguenze”.