23 Novembre 2024 20:23

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23 Novembre 2024 20:23

DALLA PUGLIA ALLA LIGURIA PER SFUGGIRE ALLA GIUSTIZIA, 27ENNE ARRESTATO DALLA POLIZIA PER RAPINA, FURTO E…/L’OPERAZIONE

In breve: Dalla Puglia alla Liguria per far perdere le tracce. Poi Ventimiglia, ad un passo dalla Francia, dove, una volta raggiunta, nessuno avrebbe potuto contestargli nulla...

buona giornalisti

Dalla Puglia alla Liguria per far perdere le tracce. Poi Ventimiglia, ad un passo dalla Francia, dove, una volta raggiunta, nessuno avrebbe potuto contestargli nulla e, soprattutto, dove nessuno avrebbe potuto metterlo in carcere, perché GIANNONE Alessandro, un salentino di soli 27 anni, verosimilmente aveva saputo che a suo carico era stato emesso un provvedimento per il quale avrebbe dovuto scontare oltre 5 anni di reclusione per le diverse condanne emesse a seguito dei gravi delitti di cui si era reso responsabile.

A questo doveva aver pensato sabato mattina quando, in compagnia di un cittadino ucraino residente a Rimini, decideva di attraversare la frontiera di Ponte San Luigi pensando di eludere i controlli.

Di diverso avviso è stato però il personale della Polizia di Frontiera che, in quel momento di pattuglia, decideva di fermali e controllarli.

Alla richiesta di esibire i documenti il Giannone Alessandro dichiarava di averli dimenticati in una giacca e di desiderare, semplicemente, di fare una passeggiata fino alla vicina Mentone (F) unitamente al giovane amico. Quest’ultimo, analogamente privo di documenti, annaspava alla ricerca di una scusa plausibile per giustificarne la mancanza.

Agli uomini del Dr. Santacroce non sfuggiva il nervosismo che iniziava a trapelare soprattutto dal cittadino italiano pertanto, decidevano di condurre gli stessi presso gli Uffici di Piazza Libertà per effettuare un controllo più approfondito. Sottoposti ai rilievi foto dattiloscopici e comparazione AFIS, questi risultavano entrambi già fotosegnati.

Gli sviluppi investigativi e gli approfondimenti nelle banche dati nazionali e internazionali, permettevano di scoprire che a carico del cittadino italiano pendeva un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale di Lecce lo scorso 17 ottobre, dovendo espiare la pena di anni 5, mesi 2 e giorni 5 di per i reati di rapina, furto aggravato, detenzione di segni distintivi o documenti di identificazione in uso ai Corpi di Polizia, violenza e minacce a Pubblico Ufficiale, ricettazione.

Dall’analisi dei provvedimenti si evince che il Giannone ha commesso i suddetti reati principalmente in Emilia Romagna (Rimini e dintorni) e in provincia di Lecce, molti dei quali quando ancora non aveva raggiunto la maggiore età.

Tra i vari reati commessi, una rapina perpetrata all’età di 20 anni in provincia di Rimini,dove all’epoca era domiciliato, ai danni di una povera anziana, “colpevole” solo di essere la nonna della ragazza di suo fratello, dalla stessa lasciato. In quell’occasione costrinse la poveretta, minacciata dal Giannone e da un suo amico, a consegnare tutti i gioielli ed il denaro che aveva custoditi.

Al termine quindi di tutti gli accertamenti, per il giovane salentino sono scattate le manette ed è stato condotto alla casa circondariale di Sanremo.

Per quanto riguarda il giovane amico ucraino, D.N. di soli 24 anni, dalle risultanze dei riscontri foto dattiloscopici e comparazione AFIS, a carico dello stesso risultava una schedina Schengen, emessa nell’agosto del 2014 dalla Questura di Bari in quanto allo stesso doveva venire inibito l’ingresso. Lo straniero veniva quindi espulso con decreto del Prefetto di Imperia e contestuale ordine del Questore.

Nella zona di competenza, che è molto ampia, la Polizia di Frontiera ha intensificato i controlli e la presenza di pattuglie operative, come disposto dal Direttore della 1^ Zona per la Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.

Con il rafforzamento del dispositivo di specialità, implementato con personale del Reparto Mobile di Genova, è stata raddoppiata la presenza sul territorio, arrivando a mettere in campo oltre 20 pattuglie al giorno. Significativi gli oltre 200 arresti eseguiti da inizio anno, oltre all’identificazione di circa 160.000 persone perlopiù stranieri.

Ampia soddisfazione da parte del Dirigente della Frontiera, dr. Martino Santacroce che aggiunge riconosco ai miei uomini, il costante impegno e la grande professionalità con le quali ogni giorno affrontano il loro lavoro, lavoro che richiede competenza, passione e grandissima attenzione, soprattutto in questo particolare momento storico “

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