Sono presenti da venerdì 8 dicembre le bancarelle del tradizionale mercatino natalizio in via della Repubblica a Oneglia. Al contrario dell’anno scorso, però, gli ambulanti non hanno potuto posizionare gazebo né altri tipi di protezione intorno ai loro banchetti, perché il Comune ha stabilito delle regole di decoro e di uniformità degli espositori.
“Faccio parte di questo mercatino da molti anni – afferma Angelika, un’espositrice – l’anno scorso avevamo un gazebo 3×2 che potevamo allestire e decorare a tema natalizio. Quest’anno invece non abbiamo potuto e sembra di essere in un accampamento.
Mi fa piangere il cuore questo mercatino senza nessuna atmosfera natalizia – continua – Si aggiunge poi il fatto che non abbiamo protezioni contro il freddo, la pioggia e lo smog. Questo crea disagi a noi ma anche ai clienti che si fermano alle bancarelle. Inoltre ci sono difficoltà nelle comunicazioni, specialmente in questi giorni di allerta, non sappiamo mai fino all’ultimo se possiamo aprire o no. C’è poca organizzazione”.
“Abbiamo presentato un progetto al Comune – spiega Walter Borgna, presidente dell’associazione “Mani in Arte”, una delle 4 associazioni presente al mercatino – in cui proponevamo una cosa ben fatta, tramite gazebo con teli decorati, luci ecc. Sarebbe stato molto più ordinato e bello da vedere, ma non è stato approvato. Chiediamo solo che il Comune ci venga incontro, non economicamente, ma dandoci il permesso di migliorare il mercatino, con dei ripari per tutti uguali, che migliorerebbero la condizione di chi lavora e di chi passeggia. Attraverso queste iniziative noi abbiamo guadagni modesti, il nostro intento è portare avanti l’arte artigianale, è una nostra passione“.
“Siamo in mezzo a gas di scarico, vento e pioggia – aggiunge Lara Fiorentini, dell’associazione “Il popolo delle terrazze” – basterebbe permetterci di migliorare i nostri banchi per offrire un servizio migliore. Non ci hanno fatto mettere i teli per non rovinare l’aspetto dei portici per chi passa dalla strada, ma in questo modo si vede il sottobanco, quindi non credo che sia un’ottima scelta. Invece degli allestimenti uguali per tutti, belli e ordinati, migliorerebbero il servizio e il decoro”.
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