Emergono nuovi particolari dal video divulgato dalla Polizia di Stato nell’ambito dell’arresto di Antonio De Marte, 44 anni, originario di Seminara (Reggio Calabria) arrestato, nella mattinata di ieri venerdì 15 dicembre, dalla squadra mobile della Questura di Imperia con l’accusa di detenzione illegale di armi clandestine, riciclaggio di auto e spaccio di sostanze stupefacenti. Antonio De Marte, fratello di Michele (condannato a sette anni di reclusione per estorsione nella vicenda Karisma) e zio di Gianni, arrestato quest’estate perché in possesso di 2 kg di marijuana. Una famiglia, quella dei De Marte, che secondo il commissario capo Giuseppe Lodeserto, è il “principale fornitore di stupefacenti del golfo dianese ma anche del capoluogo”.
A seguito di un’articolata indagine, coordinata dal Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo, gli uomini del dott. Giuseppe Lodeserto, coadiuvati dagli agenti della polizia stradale di Imperia e da quelli della Guardia di Finanza di Ventimiglia, hanno fatto irruzione nella villa a bordo di un furgone di un corriere espresso. Oltre 10 uomini impegnati nell’operazione che una volta giunti nel piazzale hanno bloccato i tre uomini presenti all’esterno dell’abitazione iniziando la perquisizione della villa e della zona circostante. All’interno del casolare situato nelle vicinanze gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio clandestino per la lavorazione e il confezionamento degli stupefacenti.
Al suo interno e nell’intercapedine dello stesso vicino al tetto, i poliziotti hanno rinvenuto ben 8 fucili a canna liscia con matricola abrasa e circa 150 colpi. Sempre nello stesso nascondiglio, gli agenti hanno dunque sequestrato circa 9 kg di droga, marijuana, per un valore complessivo di decine di migliaia di euro. Inoltre sono stati ritrovati anche contanti per un ammontare di circa 10 mila euro in vario taglio.
All’interno dell’abitazione era anche presente un cittadino albanese, pluripregiudicato con precedenti specifici, colpito da ordine di espulsione emesso dal tribunale di Novara. L’uomo è stato preso in carico dall’ufficio preposto della Questura che si occuperà di rimpatriarlo.
Nel corso della perquisizione è giunto anche il giovane nipote di De Marte, A.G. 20 anni, che a sua volta è stato perquisito e all’interno della sua abitazione, sempre nel complesso principale, sono state rinvenute dosi di marijuana e cocaina. Il giovane è stato dunque denunciato a piede libero con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Nella proprietà sono anche state trovate 3 auto: una fiat Panda, un’Audi A4 e una Mercedes Classe A risultate rubate in provincia di Imperia alle quali erano state cambiate le targhe per renderle meno riconoscibili ai controlli di polizia. Per questo motivo è scattata anche l’accusa di riciclaggio di auto.
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