L.C. (26 anni) e D.D. (24 anni), i due giovani imperiesi arrestati lo scorso 8 settembre dal nucleo operativo dei Carabinieri di Imperia con l’accusa di estorsione, furto, sequestro di persona e spaccio di droga, minacce, ricettazione e detenzione illegale di proiettili di pistola hanno lasciato il carcere e ottenuto gli arresti domiciliari.
A seguito dell’ultimo incidente probatorio svoltosi lo scorso 4 dicembre, i legali dei due indagati hanno ottenuto la scarcerazione dei loro assistiti da parte del giudice per le indagini preliminari Paolo Luppi. Il giudice, infatti, dopo aver ascoltato l’ultima testimonianza di una giovane vittima, minorenne, minacciata poi da un membro della “gang” e costretta ad essere scortata dai carabinieri in tribunale, ha modificato la misura cautelare nei confronti dei due.
A margine della vicenda, lo ricordiamo, è stato anche arrestato D.K. (18 anni) con l’accusa di estorsione nei confronti di un coetaneo, un 17enne, che secondo il giovane avrebbe dovuto pagargli l’avvocato.
LA VICENDA
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri i due indagati, probabilmente per un regolamento di conti legato allo spaccio di droga, avrebbero sequestrato un coetaneo di poco più giovane obbligandolo a compiere un furto nell’abitazione dello zio che, però, dopo averli smascherati (in quanto in casa al momento del tentato furto), li avrebbe denunciati. Avrebbero così iniziato a minacciare l’uomo e il nipote affinché quest’ultimo ritirasse la querela.
Per quanto concerne invece le accuse di ricettazione e detenzione illegale di proiettili di pistola, si tratta di contestazioni aggiuntive, emerse nel corso delle perquisizioni domiciliari e sull’auto di uno degli indagati. Nell’ambito dell’inchiesta, che ha preso il via negli ultimi mesi del 2016 a seguito della denuncia presentata dallo zio del giovane sequestrato, sono emersi anche diversi episodi di spaccio, in particolare hashish e marijuana a minorenni.