“Lasciate ogni speranza,voi che entrate qui” – Inizia così una lettera anonima recapitata al nostro giornale da un gruppo di studenti ed ex studenti del liceo Classico di Imperia , per segnalarne le criticità e la situazione in cui versa.
“Varcando l’entrata del liceo Viesseux di Imperia si ha l‘impressione di entrare in una normale scuola superiore;anzi,da quel che riferiscono le statistiche il famigerato liceo imperiese è il primo nella nostra provincia.
Le pagine Facebook e Instagram (di chissà quale utilità poi per un liceo statale,probabilmente create con il fine di attrarre studenti vista la scarsità di iscrizioni ) pullulano di foto di iniziative e manifestazioni che dall’esterno possono sembrare allettanti per chi intende intraprendere i corsi di studio offerti:ma non è tutto oro quel che luccica.
Nessuno però osa parlare dei problemi quotidiani e contingenti che regnano sovrani all’interno. Un liceo classico destinato a morire nella maniera più triste possibile:vivendo costantemente nell’ombra dei propri fasti.
Sembra strano ma è proprio la piccola “colonia” a rappresentare la punta di diamante del nostro amato liceo stando ai punteggi della classifica di Eduscopio. Nonostante il “de Amicis” (pare giusto ricordare la propria identità a volte) sia stato sfrattato da piazza Calvi per trasferirsi in via Terre Bianche,il classico soffre sempre dei soliti disagi, esistenti dai tempi precedenti all’unificazione: ad esempio le comunicazioni agli studenti arrivano sempre in ritardo rispetto ai loro compagni dello scientifico, pur trovandosi nello stesso edificio entrambi gli indirizzi nello stesso istituto; manca un’unità delle varie sezioni del classico, smembrate lungo i piani del Viesseux ed il plesso , private di una voce che possa almeno mantenere l’unità.
Non soffrendo già cosi abbastanza il classico si è ritrovato anche a ragionare con i problemi propri del liceo scientifico:uno su tutti la confusione,in parte dovuta anche a gran parte dei collaboratori scolastici; è prassi che siano gli studenti infatti a prendere i giornali o a buttare la spazzatura mentre i bidelli chiacchierano senza soluzione di continuità durante le lezioni; inoltre è totalmente assente una forma di vigilanza che permetta di evitare atti vandalici (basti pensare alle innumerevoli volte in cui vengono distrutti i servizi igienici) sistemati in seguito con i soldi del contributo volontario: si spiega così la cronica assenza di sapone e carta igienica nei bagni.
Molte delle iniziative organizzate sono affidate a persone totalmente incompetenti: tra conferenze, con tanto di ospiti, di cui nessuno viene avvisato e iniziative di orientamento universitario della durata di 5 giorni che in seguito si rivelano durare solo una giornata.
La tristezza di queste righe purtroppo è propria di persone che queste cose le hanno vissute quotidianamente e che auspicano un cambiamento,per lasciare un liceo migliore a chi verrà. Il liceo rimane un orgoglio per Imperia: purtroppo però progredisce solo grazie allo sforzo di pochi instancabili professori. Il sistema è marcio alla radice”.