Nuova udienza questa mattina della causa civile intestata dalla famiglia di Sergio Salvagno contro l’americano William McInnes, l’uomo che, durante lo sbarco dei pirati, nel corso delle Vele d’Epoca, sparò il razzo che ferì gravemente l’agronomo imperiese, rendendolo inabile.
In una prima udienza era stato necessario un rinvio in quanto la prima assicurazione del Mc Innes, la Pantenius, non era intenzionata a pagare, giustificando la non copertura del danno come “atto improprio” e lo stesso Mc Inness aveva quindi chiamato in causa altre due assicurazioni di cui è titolare. Alla fine, tutte e tre le assicurazioni si sono costituite in giudizio.
Il legale della famiglia Salvagno, l’avvocato Anna Maria Cuzzocrea, aveva già chiesto al giudice una provvisionale del 50 per cento per le spese mediche a Sergio, oltre ai danni quantificati dai periti.
Nelle udienze successive, invece, il giudice aveva conferito al perito Giovanni Palumbo l’incarico di stabilire l’entità del danno provocato a Sergio Salvagno dal razzo sparato da William McInnes. Anche difesa e accusa avevano nominato i proprio periti di parte.
Questa mattina il giudice si è riservato di decidere sulle perizie. Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare la sentenza definitiva.
In sede penale, lo ricordiamo, William Mcinnes, nel marzo del 2016, è stato condannato in primo grado a 1 anno e 2 mesi di carcere e al pagamento di una provvisionale, per il risarcimento del danno, pari a 400 mila euro (soldi che ad oggi l’armatore americano non ha mai versato).
ANNA MARIA CUZZOCREA (Legale famiglia Salvagno)
“Oggi abbiamo replicato alle conclusioni depositate nei giorni passati e adesso dobbiamo solo aspettare la sentenza che speriamo arrivi il più presto possibile. Le nostre richieste sono quelle di un risarcimento danni congruo per il signor Salvagno. Non posso fare una quantificazione precisa, quello spetta al Giudice. C’è un danno molto alto che è stato riscontrato dal medico legale e quindi sarà un risarcimento importante. C’è una lesione permanente del 90%. Il Giudice terrà conto della relazione del medico legale, dell’invalidità riscontrata. Tempistiche? Speriamo il prima possibile”.
FULVIO SALVAGNO
“Le cure di Sergio sono la cosa più importante. Ovviamente, se il Giudice deciderà per un risarcimento e lo abbiamo, le cose cambiano, perché riesco a portare Sergio in una struttura più all’avanguardia per sbloccare quello che non si sblocca. Il problema grosso è la parte cognitiva, lui non parla, non legge, non scrive. Riuscire a trovare qualche struttura che ha la forza per aiutarlo a comunicare è fondamentale.
Lui dice solo to-to-to-to. In più è aprassico, quindi pensa una cosa e ne dice un’altra. Il Giudice non ha lasciato trapelare niente, si è riservato. Speriamo bene. McInnes? Mai fatto sentire, mai chiesto di Sergio, mai scritto, neanche tramite i suoi avvocati. Un grande personaggio, probabilmente rispecchia quello che sono gli americani. Extrauropei, dunque teniamoli dove sono. Noi teniamo duro”.
TITO SCHIVO (Avvocato William Mcinnes)
“Credo che la posizione della famiglia Salvagno sia quella di pensare che un caso del genere magari non sia coperto dall’assicurazione, ma i realtà secondo noi la copertura esiste in base a tre polizze diverse. McInnes? Personalmente non so se ha fatto pervenire messaggi alla famiglia Salvagno, perché all’estero. So che all’inizio aveva fatto avere un messaggio alla famiglia, poi il contenuto sono questioni private, che esulano dall’intervento del legale. A me risulta così. Quello che è avvenuto ha provocato grande dolore e rammarico. Non è una persona insensibile McInnes, tutt’altro”.