Tredicimila euro di multa per essere transitato 144 volte, senza le necessarie autorizzazioni, all’interno della Ztl (Borgo Marina). Protagonista della vicenda un 60enne imperiese che, difeso dall’avvocato Angelo Monge, ha presentato ricorso al Giudice di Pace del Tribunale di Imperia. Ricorso che, però, è stato respinto. La vicenda giudiziaria è cosi approdata in Appello. Il Comune di Imperia, per resistere in giudizio, ha affidato l’incarico all’avvocato Giovanni Musso.
La difesa sostiene la buona fede del 60enne che, prima dell’entrata in vigore della Ztl, avrebbe inviato una mail al Comune di Imperia per ottenere l’autorizzazione all’accesso. Mail che però, secondo quanto dichiarato dai legali del Comune, non sarebbe mai pervenuta. Convinto di essere nel giusto, il 60enne avrebbe così transitato per mesi all’interno della Ztl, con più accessi al giorno, collezionando 144 sanzioni, poi notificate in tre diverse tranche per un totale di 13 mila euro.
LA DIFESA
I legali del 60enne chiedono:
– “In via principale, in totale riforma della sentenza impugnata, dichiarare illegittimi e comunque infondati nel merito tutti i verbali di contestazione elevati dagli Agenti del Corpo di Polizia Municipale di Imperia per violazione dell’art. 7/1- 14 del Codice della Strada e per l’effetto disporne l’annullamento con conseguente revoca di tutti i provvedimenti sanzionatori applicati”.
– “In via subordinata, nella denegata ipotesi di mancato accoglimento della domanda principale, in parziale riforma della sentenza impugnata, annullare tutti i verbali di contestazione successivi al primo, ingiungendo il pagamento nel minimo edittale della sanzione prevista per una sola infrazione eventualmente aumentata nei limiti del triplo, o quantomeno, in caso di più infrazioni commesse nello stesso giorno, annullare per ciascun giorno i verbali relativi alle infrazioni successive alla prima commessa”.
– “In via di estremo subordine, nella denegatissima ipotesi di mancato accoglimento delle superiori domande, confermare l’applicazione delle sanzioni pecuniarie nel minimo edittale”.