“Ieri sera ho presentato un emendamento, condiviso anche dai colleghi Casano e Poillucci, alla proposta di delibera del PD avente ad oggetto la gestione pubblica del Ciclo Idrico Integrato.” Commenta così il consigliere di Imperia Riparte, Giuseppe Fossati, la discussione in consiglio comunale, sulla cosiddetta guerra dell’acqua.
L’emendamento era semplice e chiaro. Si proponeva, anzitutto, di inserire, tra le premesse, che le decisioni assunte dal C.d.A Amat (richiesta di commissariamento dell’ATO Idrico e istanza di fallimento di Riveracqua), per la loro incidenza sulla solidità finanziaria e patrimoniale di Amat stessa, nonché sul futuro della gestione pubblica del Ciclo idrico Integrato, avrebbero dovuto essere precedute da adeguata previa informativa ai soci (Comune ed Iren), nonchè da richiesta di direttive ed indirizzo da parte dell’Assemblea dei soci (dove il Comune di Imperia ha la maggioranza); informativa e richiesta di direttive ed indirizzo che avrebbero dovuto essere promosse dai membri del C.d.A. espressione del Comune di Imperia.
I motivi sono noti: quelle iniziative potrebbero portare AMAT a non incassare il proprio credito (circa € 1.500.000,00), come confermato dal consulente legale di Amat, con evidente danno per il socio Comune, ed a far saltare la gestione pubblica del ciclo idrico integrato in tutta la Provincia, consegnando ad un privato un servizio da 1,5 miliardi di euro (50.000.000,00 per trent’anni).
Sulla base di tali premesse, si proponeva di deliberare ”di invitare il Sindaco ad esprimere, ai membri del C.d.A. Amat che hanno deliberato le sopra richiamate iniziative, la censura del Consiglio Comunale di Imperia per aver assunto dette iniziative senza una previa adeguata informativa ai soci e senza la previa convocazione di un’Assemblea dei soci per richiedere direttive ed indirizzo in merito.”
Una censura di rilevanza meramente politica, ovviamente, ma che, per decenza, dovrebbe comportare le immediate dimissioni dei destinatari.
L’emendamento ha visto il voto a favore di tutti, fatta eccezione per l’astensione del Sindaco, del Cons. Parodi, della Cons.Gavi e del Cons.Lazzarini. Nessun voto contrario.
Approvato l’emendamento, la pratica è stata poi approvata all’unanimità, così come emendata. Il Sindaco, quindi, ha deliberato di censurare il comportamento dei membri di nomina comunale del CdA di Amat che hanno assunto quelle iniziative. Molto bene. Peccato che lo stesso Sindaco li abbia appena riconfermati, esprimendo apprezzamento per il loro operato. Ieri ha deciso di censurarli. Incredibile.
A questo punto, ne sono quasi certo, Capacci deve essere un fan di Woody Allen e di uno dei suoi film che preferisco: Zelig”.