Il Procuratore aggiunto Grazia Pradella ha chiuso le indagini sui concorsi truccati di Rivieracqua. Le accuse sono truffa e rivelazione di segreti d’ufficio. Otto, in totale, gli indagati. Gabriele Saldo (ex direttore generale), Federico Fontana (presidente Commissione d’esame), Fabio Cassella (dipendente Rivieracqua, attualmente sospeso), Giorgio Negro (coordinatore amministrativo di Rivieracqua), Flavia Carli e il figlio Davide Carli (accusati di aver sostenuto la prova d’esame collegati l’uno con l’altro via telefono per ottenere suggerimenti sulle risposte), Gianluca Filippi (terzo nel concorso per esperto amministrativo) e il padre Marco Filippi (accusato di aver fatto pressioni per l’assunzione del figlio).
In particolare, figure chiave dell’inchiesta, risultano Gabriele Saldo, Federico Fontana, entrambi arrestati il 22 agosto scorso, e Fabio Cassella. Secondo le accuse mosse dalla Guardia di Finanza, è stato possibile accertare, anche attraverso numerosi pedinamenti, riscontri visivi, riprese fotografiche e intercettazioni che il presidente della commissione esaminatrice (Fontana) aveva fornito al direttore generale di Rivieracqua S.c.p.a. (Saldo) le domande d’esame, successivamente consegnate ad un candidato (Cassella) risultato poi vincitore di uno dei concorsi.
L’inchiesta aveva preso il via nel marzo 2017, quando le Fiamme Gialle avevano iniziato ad indagare circa presunte “anticipazioni” che erano state fatte trapelare dalle Commissioni esaminatrici circa gli argomenti oggetto delle prove di esame per i concorsi pubblici banditi dalla Rivieracqua S.c.p.a..
I legali degli indagati, Alessandro Mager, Alessandro Moroni, Massimo Cassella e Carlo Fossati, hanno ora 20 giorni di tempo per preparare eventuali memorie difensive o chiedere che i loro assistiti vengano interrogati. Dopodichè, tocchrà al Pm decidere se procedere con il rinvio a giudizio o con l’archiviazione.