22 Dicembre 2024 22:43

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PORTO TURISTICO NEL CAOS. GO IMPERIA, SALTA L’ACCORDO SULL’AFFITTO D’AZIENDA. CRESCE IL TIMORE TRA DIPENDENTI E ADDETTI AI LAVORI. DALL’1 FEBBRAIO 2018…/GLI SCENARI

In breve: Il contratto d'affitto d'azienda per la gestione del porto turistico scade il 31 dicembre del 2017, ma per il rinnovo non c'è accordo tra la Go Imperia e la curatela fallimentare della Porto di Imperia Spa

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Il contratto d’affitto d’azienda per la gestione del porto turistico scade il 31 dicembre del 2017, ma per il rinnovo non c’è accordo tra la Go Imperia e la curatela fallimentare della Porto di Imperia Spa. Il motivo? I curatori hanno proposto il rinnovo di un anno, sino al 31 dicembre del 2018, alla cifra di 16 mila euro al mese (sino ad oggi, ogni mese, era di circa 40 mila euro + Iva), ma il cda della Go Imperia ha respinto l’offerta.

Un diniego riconducibile alla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto messo la parola fine sulla concessione un tempo in capo alla Porto di Imperia Spa, dichiarandola decaduta. La Go Imperia, infatti, si era accordata con i curatori per il pagamento di 40 mila euro + iva all’anno cosi suddivisi: il 65% in conto vendita per l’acquisto del porto, il restante 35% per l’utilizzo dei beni mobili e immobili.

Sfumato l’acquisto dello scalo, dopo che la Curatela, nel giugno scorso, aveva rifiutato l’ultima offerta, la Go Imperia, ovviamente non più tenuta a versare il 65%, non ha accettato neanche il rinnovo  a 16 mila euro (il restante 35%) al mese per 12 mesi. Il motivo? Il cda  avrebbe ritenuto inopportuno continuare a versare un canone di affitto così elevato per un’azienda di fatto spogliata dell’unico vero e proprio bene di valore, la concessione demaniale.

Di fatto, dunque, dall’1 febbraio (per contratto, infatti, è previsto infatti un mese di proroga per l’adempimento delle pratiche burocratiche e amministrative) tutti i beni, mobili e immobili, torneranno nella disponibilità della Curatela Fallimentare. Tra questi tutti i dipendenti, circa 30, oggi in forza alla Go Imperia, le auto, i gommoni e il Travel Lift in uso alla cantieristica. Beni di cui però la Porto di Imperia Spa non può “disporre” per via delle limitazioni imposte dalla Corte d’Appello nell’ambito della procedura fallimentare.

Una situazione molto complessa che, vista l’impossibilità di procedere con l’acquisto del porto turistico da parte della Go Imperia, rischia di immobilizzare la gestione dello scalo. Questa mattina si è tenuto un incontro piuttosto acceso negli uffici della Go Imperia, nel corso del quale ai dipendenti è stato comunicato che dall’1 febbraio, in caso di “passaggio” alla fallita Porto di Imperia Spa, verranno riassunti con contratti interinali, in attesa di un concorso pubblico che la Go Imperia indirà nei prossimi mesi.

A quale cifra? E per quanto tempo? E nel caso di un concorso pubblico verranno saranno previste tutele?  Queste le domande a cui i dipendenti della Go Imperia chiedono risposte. I sindacati sono già stati contattati e chiederanno un incontro con le parti in causa per ottenere garanzie. 

Nel frattempo la Go Imperia ha presentato una nuova richiesta di proroga di 4 anni dell’attuale concessione demaniale per la gestione del porto turistico in scadenza nel dicembre 2018.  La prima richiesta, lo ricordiamo, era stata “bocciata” dall’allora dirigente del settore porti e demanio del Comune di Imperia Pierre Marie Lunghi.

All’orizzonte, si fa strada l’ipotesi di un accordo, previsto dal contratto d’affitto d’azienda ancora in vigore, per un’ulteriore proroga, oltre a quella mensile per l’espletamento delle pratiche burocratiche e amministrative, sino alla pronuncia della Cassazione sul fallimento della Porto di Imperia Spa che, lo ricordiamo, la Corte d’Appello ha annullato.

Periodo di proroga in cui la Go Imperia potrebbe continuare a disporre dei beni mobili e immobili della Curatela Fallimentare con una sorta di contratto di locazione temporaneo. I dubbi, in questo caso, riguardano la fattibilità dell’operazione sul fronte del personale. In caso contrario, come già annunciato ai lavoratori nel corso dell’incontro odierno, si opterà per i contratti interinali. 

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