Il Consiglio dei Ministri ha fissato per il 4 marzo la data delle prossime elezioni politiche. Il provvedimento è stato ufficializzato nella serata di ieri, giovedì 28 dicembre, a poche ore dal decreto di scioglimento delle camere , firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le elezioni si terranno con il nuovo sistema elettorale “Rosatellum Bis”, approvato nei mesi scorsi.
IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE
“Rosatellum Bis” è un sistema misto maggioritario e proporzionale, che prevede 232 collegi uninominali per la Camera e 116 per il Senato, cui vanno aggiunti i collegi proporzionali, ciascuno dei quali avrà il proprio vincitore (63 per la Camera, 34 per il Senato). Diciotto, infine, i deputati e senatori eletti nella circoscrizione Estero. Il Rosatellum prevede un candidato di coalizione e un listino bloccato legato a ciascuna lista, nessun voto disgiunto.
LA SCHEDA ELETTORALE
È prevista un’unica scheda elettorale sulla quale sarà possibile esprimere un voto unico e non disgiunto. Sulla scheda saranno presenti i nomi dei candidati per i collegi uninominali e plurinominali. Sotto al nome dei candidati figureranno i simboli della lista o delle liste collegate, oltre ai nomi degli ulteriori candidati per quel che concerne il collegio plurinominale.
L’elettore avrà due possibilità. Potrà esprimere la propria preferenza barrando una delle liste e in quel caso il voto andrà alla lista e al candidato sostenuto all’uninominale.
Barrando invece il candidato all’uninominale il voto sarà esteso automaticamente alla lista e, nel caso di coalizione, sarà distribuito tra le liste che lo sostengono proporzionalmente ai risultati delle liste stesse in quella circoscrizione elettorale.
Il “Rosatellum Bis” prevede anche le pluricandidature, ovvero ciascuna lista potrà presentare il proprio candidato nel collegio uninominale o in 5 nel collegio plurinominali.
LE MODALITÀ DI ELEZIONE
Nei collegi uninominali il seggio verrà assegnato al candidato che avrà ottenuto il maggior numero di voti. Per quanto riguarda invece i collegi plurinominali, la ripartizione sarà definita a livello nazionale, con metodo proporzionale tra le liste che avranno superato le soglie di sbarramento.
LE SOGLIE DI SBARRAMENTO
I partiti potranno presentarsi sia da soli che in coalizione. La soglia di sbarramento è stata fissata al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni. Se un partito non supererà comunque la soglia dell’1% i voti non verranno computati all’interno dei voti della coalizione. Se supererà l’1%, ma resterà sotto il 3%, i voti verranno dirottati sul partito prevalente all’interno della coalizione.
IL RISCHIO DI INGOVERNABILITÀ
Secondo le prime stime, in quanto il “Rosatellum Bis” non prevede alcun premio di maggioranza, la coalizione o il singolo partito vincente dovrebbe ottenere il 42% dei voti per ottenere una maggioranza assoluta. Una percentuale talmente tanto elevata, da far temere l’impossibilità di governare in autonomia.