28 Novembre 2024 04:44

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28 Novembre 2024 04:44

“NÉ GIORNO NÉ NOTTE”, LA SCRITTRICE IMPERIESE BEATRICE BARATTO RACCONTA IL SUO LIBRO AL “CORRIERE”. “VIVO UNA VITA…”/ L’INTERVISTA

In breve: Beatrice Baratto il prossimo 2 gennaio aprirà la "settimana firmacopie" della libreria "Assolibro" in via Bonfante 42 a Imperia a partire dalle ore 17.

baratto

Imperia. Alcuni giorni fa, il sito web del magazine femminile de “Il Corriere della Sera”, ha pubblicato un articolo sul libro “Ne’ giorno Ne’ notte”, della giornalista imperiese Beatrice Baratto.

Il valore aggiunto è stata, sicuramente, la prefazione al libro del celebre fotografo internazionale Giovanni Gastel, il quale ha scritto quanto i suoi racconti siano lo specchio della cruda realtà: visioni di un mondo duro e realistico, con le donne, tra le loro mille inquietudini e tormenti, principali protagoniste. Il libro, presentato in anteprima, al Salone Internazionale del Libro, a Torino, sta riscuotendo un buon successo. Con il nuovo anno, potrebbe esserci molto di più ma di questo argomento lei non ne vuole assolutamente parlare per scaramanzia.

Abbiamo contattato Beatrice per sapere qualcosa in più sul suo esordio come scrittrice: “Sono soddisfatta – ci racconta – non mi aspettavo di avere un riscontro così positivo, non soltanto a livello locale. Un’ altra scommessa con me stessa e questa volta, grazie a Dio, è andata bene”.

Il tuo libro piace ma è anche “chiacchierato” per la sua durezza, a volte, è addirittura impietoso nel raccontare spaccati di vita quotidiana. Quanto c’è di te in ogni pagina ?

“Ho il privilegio di vivere una vita intensa, magari un po’ differente, nel bene e nel male, da quella di tante altre persone. Quindi è abbastanza normale che ci sia tanto di me, delle mie esperienze e del mio vissuto. Sono abituata alle chiacchiere, paga sempre chi vive fuori dagli schemi. Mi piace così, non cambier mai. Posso solo di dire di averci messo il cuore, in ognuno dei racconti e questo traspare, nonostante la loro durezza.

Il racconto al quale sei più legata e quello, invece, che non avresti voluto o dovuto scrivere? “Parto dalla seconda domanda: quello in cui racconto qualcosa che credevo importante ma che ho capito, con il tempo, non aver nessun valore.

Amo, in modo particolare, quello che ho dedicato a mia figlia Rebecca, e poi ” Mulheres de Areia Branca“, com’è la vita nella favela di Salvador di Bahia, nella quale mi sento a casa e dove, appena posso mi rifugio, lontana dai riflettori”.

Beatrice Baratto il prossimo 2 gennaio aprirà la “settimana firmacopie” della libreria “Assolibro” in via Bonfante 42 a Imperia a partire dalle ore 17.

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