È scontro frontale tra la Go Imperia e i curatori fallimentari della Porto di Imperia Spa. Dopo il rifiuto, da parte del cda della Go, alla proposta di proroga di un anno del contratto di affitto, in scadenza il 31 dicembre del 2017, il clima si è fatto tesissimo. I Curatori, infatti, hanno inviato alla Go Imperia una lettera con la quale contestano l’inadempienza contrattuale da parte della società partecipata del Comune per il mancato acquisto dello scalo. In particolare, la Curatela ha dato 7 giorni di tempo alla Go Imperia per riconsegnare l’azienda e l’intera area portuale, pena l’applicazione di una penale di 5 mila euro al giorno.
Di fatto, dunque, i Curatori non hanno accettato la proposta della Go Imperia, ovvero di ricorrere all’applicazione dell’art. 13 del contratto di affitto d’azienda che prevedeva la proroga di un mese per espletare tutte le pratiche di natura burocratico-amministrativa, compresa la riconsegna dei beni mobili e immobili, con un’interruzione consensuale del rapporto contrattuale. Mese che avrebbe permesso alla Go di predisporre un bando pubblico per l’assunzione del personale (nel frattempo i dipendenti della società partecipata sarebbero stati licenziati e riassunti con contratti interinali, in attesa di poter partecipare poi al concorso).
Un ultimatum, con scadenza 2 gennaio, che di fatto mette in serio pericolo il futuro del porto turistico e dei dipendenti della Go Imperia (tra cui serpeggia grande preoccupazione). Nel caso in cui, infatti, la società partecipata del Comune dovesse rispettare l’ultimatum della Curatela, dovrebbe licenziare i 30 dipendenti, svuotare gli uffici di tutti i beni mobili (computer, scrivanie ecc…) e riconsegnare le auto, il Travel Lift e i gommoni, con il conseguente blocco dell’attività portuale.
La Go, da quanto trapela, non sembra essere orientata a rispettare l’ultimatum dei Curatori Fallimentari in quanto non si ritiene in alcun modo inadempiente. Il motivo? La società partecipata del Comune ha presentato regolarmente la propria offerta, in due occasioni diverse, ed è stata la Curatela a respingerla.
Altro motivo di scontro tra le parti riguarda “l’intera area portuale” cui fa riferimento la Curatela Fallimentare nella lettera inviata alla Go Imperia. La concessione in capo alla Porto di Imperia Spa, infatti, è decaduta, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, e l’unica concessione attualmente in vigore è al momento quella in capo alla Go Imperia.
Il rischio, a questo punto, è che la vicenda approdi di fronte al Tribunale di Imperia per l’ennesima battaglia legale.
Il Sindaco Carlo Capacci, contattato da ImperiaPost, getta acqua sul fuoco: “Il prossimo 8 gennaio abbiamo già fissato un appuntamento con la Curatela Fallimentare, i sindacati, Confindustria e la Go Imperia. L’ultimatum per la riconsegna di azienda e area portuale a quella data sarà già scaduto, ma non credo ci saranno problemi a trovare un accordo, perché è nell’interesse di tutti”.