“Contrariamente a quanti pensano alla solita truffa di questo governo ritengo invece sia giusto far pagare i sacchetti di plastica compostabili dell’ortofrutta” – Così si esprime il consigliere Antonio Russo, in merito al pagamento dei sacchetti biodegradabili e compostabili per frutta, verdura, carne e pesce, presenti nei supermercati.
“Siamo tutti responsabili dei disastri che sono stati fatti finora e non saranno certo 10-15 Euro pari a c.a.300 sacchetti all’anno a farci saldare il debito che abbiamo contratto in questi anni scellerati con il nostro pianeta. E’ veramente un paese strano il nostro, ad Imperia, (stante l’inchiesta dell’Espresso) si bruciano 40 milioni di euro all’anno nel gioco d’azzardo e nessuno si scandalizza, ma siamo capaci di erigere barricate gridando governo ladro se solo provano a farci pagare una minima parte dei danni che, con i nostri atti scellerati procuriamo all’ambiente.
Io non sono molto ottimista sul futuro del nostro pianeta, credo che oramai abbiamo bruciato il futuro delle prossime generazioni. Dobbiamo però provarci lo stesso a cominciare da quegli atti semplici ma importanti di cui dobbiamo cominciare impadronirci nella nostra vita di ogni giorno.
Evitiamo lo spreco delle risorse che non sono rinnovabili, pensiamo alle fonti energetiche, pensiamo all’acqua. Impariamo ad usare la regola delle Tre erre Riduco, Riciclo, Riuso. E poi separiamo i rifiuti, separiamo l’umido dal secco.
Sappiamo bene che solo conferendo l’umido in maniera corretta possiamo avviare l’organico alla produzione di un compost di qualità. Purtroppo oggi anche la maggior parte di coloro che separano l’umido alla fine lo conferiscono nei cassonetti con i soliti sacchetti di plastica. Sapete cosa succede? nel migliore dei casi, quando non viene mandato in discarica, la lavorazione automatica della separazione dei sacchetti di plastica abbatte l’organico del 50% c.a.
Trasformiamo allora un piccolo problema in una grande opportunità utilizziamo questi sacchetti compostabili per conferire l’umido nei cassonetti stando molto attenti ad eliminare l’etichetta che come sappiamo bene deve finire nell’indifferenziata perche non è riciclabile (speriamo che risolvano presto anche questo problema).
Bisogna quindi stare molto attenti al momento dell’etichettatura dei nostri acquisti, l’etichetta va appiccicata nella parte più alta della busta in modo tale che la separazione dell’etichetta stessa non generi un buco che possa vanificare l’utilizzo della stessa.
Approfitto infine dell’occasione per invitare i miei concittadini ad avere quest’anno un maggiore e più scrupoloso impegno nel trattamento dei rifiuti che dobbiamo necessariamente fare nelle nostre case e nelle nostre attività.
Tutto ciò deve essere però obbligatoriamente associato ad una raccolta precisa e puntuale e l’affidamento in house che si sta realizzando e che dovrebbe portare in pochi mesi anche al porta a porta è tutto orientato in questo senso”.