“Anche quest’anno, esattamente come dodici mesi fa, è bastata una semplice influenza per mandare completamente in tilt il sistema sanitario ligure. Gli ospedali sono al collasso, i pronto soccorso in tilt, tra barelle accatastate in ogni angolo e tempi di attesa anche di 10 ore per una visita: una situazione indegna di un paese civile che lede i diritti più elementari dei cittadini a poter accedere alle cure mediche” – Così, in una nota stampa, Alice Salvatore, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria.
“Eppure basta uscire fuori dai confini regionali per rendersi conto che la Liguria è una drammatica eccezione, e non basta il solito alibi dell’età media elevata, ripetuto come un mantra dall’assessore Viale, per giustificare quella che è ormai a tutti gli effetti un’emergenza sanitaria.
Le soluzioni esistono, con interventi mirati e a costi contenuti, come già avviene in regioni come Emilia Romagna e Veneto: bisogna cominciare a creare un sistema capillare su tutto il territorio, potenziando al tempo stesso i presidi sui singoli territori, attraverso le case della salute e un rinnovato rapporto tra pronto soccorso e medici di base.
Si tratta di accorgimenti più efficaci, e dai costi decisamente più ridotti rispetto alle tante inutili riforme sanitarie sbandierate dalla Giunta Toti, che consentirebbero di dare finalmente una risposta al problema drammatico del sovraffollamento degli ospedali.
Purtroppo, invece, Toti e Viale proseguono a testa bassa con politiche sanitarie che sono rivelate fallimentari, senza ascoltare neppure medici e addetti ai lavori che tutti i giorni fanno i conti con una realtà lontanissima dal libro dei sogni del centrodestra.
Una volta passato l’imminente ponte dell’Epifania, che temiamo da allarme rosso, bisognerà sedersi intorno a un tavolo, a partire dalla Commissione Sanità, per tracciare un bilancio dell’emergenza appena trascorsa e voltare radicalmente pagina”.