“Nel consiglio comunale del 21 dicembre, da noi richiesto, abbiamo esposto le problematiche relative alla mensa scolastica ed alla gestione dell’asilo nido – Così, in una nota stampa, Renzo Brunengo e Alberto Molinari del Gruppo consigliare “Uniti per Pieve di Teco”.
“Noi abbiamo proposto che sia il Comune a gestire direttamente la mensa scolastica e che lo stesso avvenga per l’asilo nido. Questa nostra posizione vogliamo sia chiara di fronte alla cittadinanza. Riteniamo che questo sia il modo più appropriato per dare un servizio migliore e nello stesso tempo risparmiare sui costi. Per la mensa l’appalto attuale è scaduto da tempo. Per l’Asilo nido non si faccia l’errore di appaltarne la gestione per non avere fastidi.
Il Sindaco purtroppo non è stato per nulla chiaro. Inaffidabile per quello che dice e smentito dai fatti veri. Una situazione confusa sia in Comune che nell’Unione dei Comuni della quale è Presidente. Basti constatare che, nel corrente anno, per la Mensa scolastica e per la gestione dell’Asilo nido sono stati fatti, e poi revocati, diversi bandi di appalto, all’oscuro del Consiglio comunale, con spreco di soldi, ed ancora oggi non sappiamo come finirà. Segno dell’incapacità di trovare una efficace ed adeguata soluzione che, vogliamo ricordarlo, riguarda non solo Pieve ma tutta la Valle.
Abbiamo poi letto in Consiglio la lettera inviata al Sindaco dalle insegnati coordinatrici e dai rappresentanti dei genitori dell’Istituto comprensivo Gabrielli, dalla quale emerge che, ad un appuntamento fissato per esporre i problemi della scuola, il Sindaco si è rifiutato di ascoltarle. Un comportamento che non ha bisogno di commenti. La dimostrazione palese di quanto poco viene considerata l’istituzione scolastica, avendo il Sindaco stesso dichiarato: “il Comune ha già investito per la scuola troppi soldi, per il tetto, le finestre….”.
Al Sindaco ricordiamo che, i lavori di rifacimento del tetto, dell’impianto elettrico e di illuminazione e la sostituzione dei serramenti dell’edificio scolastico, sono tutti opera dell’Amministrazione comunale precedente alla sua che, con orgoglio e giustamente, ha speso quanto necessario.
La realtà è che Pieve ha perso il ruolo di capoluogo della Valle: deve avere un effetto trainante e non essere causa di problemi”.