Con l’inizio del 2018, ImperiaPost ha realizzato una lunga intervista a tu per tu con il Sindaco di Imperia Carlo Capacci, toccando svariati argomenti, dal porto alla raccolta rifiuti, dalle elezioni politiche a quelle comunali, dalla crisi politica a Rivieracqua.
SINDACO, TRACCIAMO UN BILANCIO DELL’ANNO APPENA TRASCORSO. LEI CHE VOTO SI DAREBBE?
“Il voto me lo danno i cittadini. Io non mi do voti. A mio modo di vedere è stato un anno positivo. Abbiamo fatte tantissime cose, con la ciliegina sulla torta dei 18 milioni per la pista ciclabile e la ristrutturazione urbanistica e viabilistica. In più l’offerta di 3.5 milioni di euro, che accetteremo, per le azioni dell’Autostrada dei Fiori, i 3.5 milioni di euro di contributi Por Fesr e il milione di euro frutto della convenzione con Rfi. In tutto 26 milioni di euro, tutti nel mese di dicembre. Il 2017 si è chiuso molto positivamente. Ci sono tutti i presupposti per un 2018 molto positivo”.
TRA I PROBLEMI PRINCIPALI DEL 2017 APPENA TERMINATO IL CASO RIVIERACQUA. SI SONO FATTI PASSI AVANTI NELL’ULTIMO ANNO?
“Direi di si. Rivieracqua ha il depuratore in gestione e si sono fatti passi avanti fondamentali per quel che riguarda il collettamento di Diano Marina. Oggi c’è un presidente serio e professionale, con il quale ci si può confrontare, che sta eseguendo una due diligence sulla società. In base ai risultati dell’esame sui conti di Rivieracqua decideremo cosa fare”.
È ANCORA CONVINTO CHE CI FOSSE UN PIANO PER FAR FALLIRE AMAT?
“Sono convinto che ci fosse un piano per utilizzare Amat e il Comune di Imperia come finanziatori di Rivieracqua, non pagando le fatture. L’ho sempre sostenuto e alla fine avevo ragione”.
È STATO ACCUSATO DI ESSERE CONTRO LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA. COSA RISPONDE?
“Io ho contestato Rivieracqua perché era ed è una società che non funziona. Non ho mai contestato il principio dell’acqua pubblica”.
IL 2018 POTREBBE ESSERE UN ANNO DECISIVO PER QUEL CHE RIGUARDA RACCOLTA RIFIUTI E PORTO TURISTICO. QUALI SONO GLI OBIETTIVI?
“Per quel che riguarda la raccolta rifiuti, siamo in dirittura per l’affidamento del servizio ad Amaie Energia. Sul fronte del porta a porta, manca ancora un passaggio fondamentale in consiglio comunale.
Per quel concerne il porto turistico, invece, si è fatta finalmente chiarezza sulla concessione demaniale, che piaccia o no. Il progetto del Comune è quello di continuare nell’attuale gestione accordandosi, e non credo ci saranno problemi, con la Curatela fallimentare.
Il futuro? Io sono convinto che il porto debba rimanere pubblico, in quanto fonte di reddito per il Comune di Imperia, ma bisogna fare un ragionamento sulle opere a terra. Il Comune non ha le risorse per realizzarle. Occorre decidere se non farle, con una progettazione che elimini quello che era stato progettato a terra, oppure indire una gara d’appalto europea per trovare un soggetto privato che abbia la disponibilità economica per realizzarle.
Come cittadino e ingegnere, credo che il progetto originario prevedesse una cubatura troppo ampia. Penso che la soluzione sia una via di mezzo tra progetto originario e spazi per la cantieristica, in modo tale da creare nuovi posti di lavoro. In più non realizzerei appartamenti, perché in Italia, nonostante qualcuno la pensasse diversamente in passato, non usa acquistare beni mobili in concessione. Meglio puntare su attività commerciali, turistico-ricettive, come ad esempio alberghi. Le imprese sono più abituate ad avere beni in uso per un numero determinato di anni”.
AL TERMINE DELLA QUERELLE AMAT-RIVIERACQUA SONO ARRIVATE LE DIMISSIONI DAL PD DI ANDREINA PUCCIONI. CHE IDEA SI È FATTO?
“La Puccioni ha fatto quello che riteneva giusto. Se si è dimessa avrà pensavo che fosse la decisione corretta. Io dico che la politica non deve più entrare in Riveracqua. Ha già fatto troppi danni. Il nuovo cda di Amat? A mio modo di vedere quello precedente aveva lavorato bene e per questo l’ho confermato”.
NEI GIORNI SCORSI HA NOMINATO LA NUOVA GIUNTA. È QUELLA DEFINITIVA?
“Per quanto mi riguarda, si. È sufficiente per portare a termine le pratiche principali da qui a fine mandato. Sempre che, ovviamente, il consiglio non decida di mandarci a casa prima”.
IL PD HA RESPINTO LA SUA PROPOSTA DI RIENTRARE IN GIUNTA. COSA NE PENSA? AVANZERÀ ALTRE PROPOSTE?
“Pazienza. A questo punto, ovviamente, non credo proprio di dover avanzare altre proposte. Se qualcuno vuole qualcosa me lo venga a chiedere”.
SI PARLA DI CONSIGLIERI E ASSESSORI PRONTI ALLE DIMISSIONI PER NON “INIMICARSI” IL CENTRODESTRA IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI. UNO SU TUTTI L’ASSESSORE VASSALLO. LEI COSA NE PENSA?
“Io mi sento di dire che andare via un minuto prima della fine del mandato sarebbe poco credibile. Che Vassallo sia una persona di centrodestra lo sanno anche le pietre. Lui non ha nulla da dimostrare. Sta facendo un buon lavoro e non vedo perché se ne dovrebbe andare. A me comunque non risultano dimissioni imminenti. In merito ai consiglieri, se ci fossero delle dimissioni di massa sarebbe un atto gravissimo. Chi lo farà se ne assumerà ogni responsbailità”.
LEI SI RICANDIDERA’?
“Credo proprio di si”.
CON IL CENTRODESTRA?
“Su questo punto non ho niente da dire, perché è prematuro. Io voglio capire prima chi sono gli altri candidati e come si assemblerà il quadro politico. Io sono indipendente e ne sono orgoglioso. Ho a cuore il bene della città nella quale sono nato. Se per fare il bene della città bisogna fare una cosa piuttosto che un’altra la farò. Se emergesse che una mia ricandidatura non sarebbe un bene della città, non mi candiderò. Per quanto mi riguarda, al centro c’è sempre il bene della città di Imperia. Il resto è una conseguenza”.
RIPENSANDO ALLA COALIZIONE CON LA QUALE E’ STATO ELETTO NEL 2013, CON CHI STIPULEREBBE NUOVAMENTE UN’ALLEANZA?
“Con le persone intelligenti che hanno a cuore la città. Vorrei ricordare ai cari amici della coalizione che quella coalizione fu creata su un programma e non su delle ideologie. Se poi tutto è stato trasformato in un’amministrazione politica, vuoldire che ci si è dimenticati lo spirito iniziale della coalizione. Strescino? Ha sbagliato perché doveva fare la sua battaglia. Avrebbe dovuto darmi una mano nel cercare di portare a termine il programma”.
NEL CASO DI UNA SUA RICANDIDATURA, CHI VORREBBE AL SUO FIANCO DELL’ATTUALE GIUNTA?
“Premesso che penso proprio che Vassallo e Podestà faranno percorsi diversi, mi piacerebbe si ricandidassero con me Guido Abbo, Enrica Fresia e Maria Teresa Parodi. Ma non già che non sarà così, perché non hanno intenzione di ricandidarsi. Ed è un vero peccato”.
SI PARLA DI UNA CANDIDATURA A SINDACO DELL’EX MINISTRO SCAJOLA. LEI COSA NE PENSA? STA CON CHI LO RITIENE UNA RISORSA PER LA CITTA’ O CON CHI INVECE LO RITIENE UN POLITICO ORMAI SUPERATO?
“Credo che sia diritto di ogununo candidarsi e diritto dei cittadini votare. Ci si mette in gioco, poi tocca ai cittadini esprimere un giudizio. Non si decide intorno a un tavolino chi diventa Sindaco. Ciò detto, Scajola ha una grande esperienza alle spalle ed è giusto che si candidi se si vuole mettere in gioco. Se la sua proposta andrà incontro agli elettori verrà eletto. Le critiche a prescindere non servono a nulla, sono poco costruttive”.
IL 4 MARZO SI VA A VOTARE PER LE ELEZIONE POLITICHE. CAPACCI COSA FARA’?
“Andrà a votare”.
EZIO CAPURRO, AL SUO FIANCO NEL PROGETTO “LIGURIA CAMBIA” ALLE SCORSE REGIONALI, E’ ENTRATO A FAR PARTE DI “NOI CON L’ITALIA”, MOVIMENTO POLITICO CHE FA CAPO A RAFFAELE FITTO. SEGUIRA’ LA STESSA STRADA?
“Il percorso intrapreso da Capurro non mi interessa. Io non aderirò a nessun movimento in vista delle elezioni politiche”.
E SE VINCESSE IL MOVIMENTO CINQUE STELLE?
“Io penso che per giudicare qualcuno bisogna vederlo all’opera. Non penso si possa neanche prendere ad esempio l’amministrazione delle città”.
TRA I CANDIDATI CI SARA’ CON TUTTA PROBABILITA’ ANCHE MARCO SCAJOLA. LEI CHE NE PENSA?
“Mi fa piacere. Se Imperia può essere rappresentata a Roma, sotto qualunque forma, credo sia un bene per la città”.
PER IL FUTURO PENSA ANCORA A UN PROGETTO POLITICO SULLA FALSA RIGA DI “LIGURIA CAMBIA”?
“No. Non so cose che fanno per me. Non accadrà più”.
CLICCA QUI PER UN CONFRONTO CON L’INTERVISTA DEL 2017