Grande partecipazione ieri pomeriggio al Centro Sociale Autogestito “La Talpa e l’Orologio” di Imperia per l’assemblea della lista popolare “Potere al Popolo”, dal titolo:”costruiamo una lista popolare alle prossime elezioni politiche!”. Al termine del dibattito sono emerse alcune candidature, ma verranno ufficializzate soltanto mercoledì prossimo a Genova, all’assemblea regionale.
MAURO SERVALLI (Consigliere comunale)
“Quest’oggi c’è la prima assemblea pubblica del territorio imperiese di questo progetto che si chiama “Potere al Popolo”. È un progetto nato dall’intuizione di alcuni centri sociali del sud Italia che hanno lasciato l’idea di una lista civica popolare per le prossime elezioni politiche. Rispetto ad una situazione in cui i temi del lavoro, dell’ambiente, non sono rappresentati, in cui il lavoro di tanti compagni e compagne e di tante persone normali sui territori che ogni giorno lottano per i propri diritti, non viene tenuto in considerazione l’esigenza di una lista popolare che nasce dal basso ci ha portato ad aderire a questo percorso. Siamo molto contenti perché oggi ci sono tante persone, anche qua da noi, che hanno aderito alla necessità di partecipare ad una politica realmente dal basso e alternativa. Siamo contenti e speriamo che questo processo ci possa portare a candidarci alle prossime elezioni politiche e a portare all’interno di quel contesto una proposta realmente popolare e dal basso”.
Mariano Mij – RIFONDAZIONE COMUNISTA
“Rifondazione Comunista aderisce pienamente a questo movimento proprio perché si ritrova nel modello partecipativo del progetto e anche, soprattutto, nei contenuti che vengono proposti da questa alleanza che non vuole essere soltanto elettorale visto che c’è la scadenza a marzo delle politiche ma di un progetto che deve andare al di là del voto elettorale nazionale. Pensiamo che unire delle forze di sinistra alternativa al blocco di potere della destra ma anche di una certa parte politica che si definisce di sinistra ma neo-centrista nei contenuto ed è sempre più indistinguibile dal Berlusconisco che abbiamo avuto per oltre vent’anni. I contenuti che Rifondazione ha sposato all’interno di questo progetto di Potere al Popolo sono quelli di una difesa dei beni comuni, di una ripubblicizzazione dei settori strategici dell’economia, di una partecipazione dei giovani e di tutto un lavoro sempre più precarizzato che sconforta e abbandona una serie di persone, molte delle quali arrivano al non voto perché non riescono ad identificare una forza politica capace di rappresentargli.
Il nostro appello è verso gli elettori, verso i giovani, verso quelli che non vanno più a votare da un sacco di tempo proprio perché sposino le idee e i contenuti di “Potere al Popolo”, coalizione alla quale il nostro partito ha aderito per i suoi contenuti di sinistra che possono dare una svolta vera. Ovviamente tutto questo passa attraverso ad un modello di Europa che secondo noi è sempre meno emendabile dall’interno proprio perché una serie di trattati e di leggi stanno spoliticizzando gli stati nazionali e li stanno privando della capacità di decidere e quindi occorre mettere in discussione questi trattati in modo da far valere tutta una serie di richieste che partono dal basso dalle categorie più vessate. Il tutto passa attraverso una ridistribuzione delle ricchezze che vanno verso una progressiva concentrazione, questo è un passaggio necessario e fondamentale per arrivare a tutte le persone che stanno soffrendo la crisi al di là degli enunciati televisivi di falsi miglioramenti che non sono vere perché non si traducono nel miglioramento sociali delle famiglie e dei lavoratori che vengono sempre più penalizzati in termini di diritti e di ricatto lavorativo”.
ABDEL- POTERE AL POPOLO
“L’assemblea di oggi serve anche per presentare i candidati di “Potere al Popolo” a livello locale ed è nata dalla proposta che noi abbiamo lanciato lo scorso 14 novembre a livello nazionale da un centro sociale napoletano “Je So Pazzo”, autogestito. Questa proposta nasce per rompere con il passato della sinistra cosiddetta istituzionale che noi riteniamo responsabili degli attacchi frontali che hanno subito, lavoratori, disoccupati, studenti, donne perché viviamo in un Paese in cui la politica è ancora maschile. “Potere al Popolo”, invece, presenta un portavoce, un capo politico che è una donna, Viola Carofalo, proprio per rompere con il sistema vecchio della politica. Quello che vogliamo fare noi è dare voce agli ultimi di questa società a chi sui territori fa un lavoro quotidiano di lotta, comitati ambientali, associazioni territoriali, organizzazioni politiche, centri sociali, collettivi. Parliamo di tante persone che hanno scelto di interessarsi ad un progetto che andava a distaccarsi da quella tradizione istituzionale che adesso ci propone “Liberi e Uguali” come qualcosa di alternativo al partito democratico.
Noi pensiamo che invece sia solamente una scissione del Partito Democratico e che non sia niente di nuovo. Abbiamo deciso dunque di non subire una campagna elettorale stando fermi , abbiamo deciso di muoverci non come fanno i partiti calando le candidature dall’alto ma iniziando con le candidature dai territori che oggi decidono i propri candidati che se si passerà la soglia di sbarramento potranno andare a rappresentare un giorno anche in Parlamento. Il nostro obiettivo va lungo periodo, ovvero, quello di costruire un corpo sociale che possa tornare a parlare dei temi che toccano i poveri perché stiamo parlando di 18 milioni di italiani che rischiano la povertà, quindi una forza politica che riesca a rimettere al centro le necessità e i bisogni di questo popolo c’è né veramente bisogno e noi oggi siamo qua e per lanciarlo in tutta Italia”.
MILENA – Potere al Popolo -Genova
“Questo movimento è una proposta politica che ha come obiettivo, a livello nazionale, quello della ricostruzione di un blocco sociale, quello della ricomposizione di classe. In questa fase, “Potere al Popolo” utilizza le elezioni che ci sono nel nostro Paese a ha costruito una lista elettorale, che è una lista radicale, antagonista, passionale e razionale al tempo stesso. È un impegno che ci siamo presi come partecipanti al “Potere al Popolo” che va oltre la scadenza elettorale perché per noi è importante ricostruire la classe sociale la cui identità in questi anni è andata distrutta. Lo facciamo mettendo al centro quelli che sono gli interessi sociali: il salario, la casa, il walfere, la sanità e l’istruzione.
Lo facciamo con l’obiettivo di riprenderci tutti i diritti che ci sono stati negati. Lo facciamo con l’identificazione di un nemico comune che è l’Unione Europea che con le sue misure antipololari ha portato al disastro che stiamo vivendo tutti e che è sotto i nostri occhi. Il disastro che vede oggi in Italia 18 milioni di persone che sono a rischio povertà e 12 milioni di persone che hanno rinunciato a curarsi. Questo progetto politico sta rimettendo in moto dei meccanismi di partecipazione sia di singoli che di associazioni e forze politiche mettendo al centro gli interessi comuni, quelli sociali. In tutta Italia ci sono state più di cento assemblee, ci sono centinaia di compagni che hanno deciso di rimettersi in gioco per determinare le coordinate di un processo di cambiamento. Credo che Potere al Popolo sia una sfida da accettare e un obiettivo da raggiungere che è quello della ricostruzione del blocco sociale”.