Sarebbe la presenza del batterio “legionella” all’interno degli ambienti della Piscina comunale Cascione all’origine del sequestro penale disposto dalla Procura della Repubblica di Imperia, nell’ambito di un’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Grazia Pradella e dal PM Sussarellu.
In particolare, la presenza del batterio sarebbe stata certificata dagli esami condotti dall’Arpal nel corso del blitz svoltosi il 4 dicembre scorso.
“È un disastro ambientale – spiegano dalla Procura – A seguito del risuolato delle analisi, venerdì è stata depositata la consulenza, effettuata dal consulente dott. Carlo Canossa, ed è scattato il provvedimento di urgenza. Il reato è a carico di ignoti, poiché risulta impossibile individuare la responsabilità dei fatti. Si tratta del batterio Legionella Pneumofila – continuano – in soggetti immunodepressi può avere efficacia infettante.
Su una soglia minima di 100, sono stati trovati 4 valori in 4 ambienti diversi: 27 mila 3.200 1.400 3.100. Il più alto è stato misurato negli spogliatoi femminili. La situazione è associata a una totale carenza di igiene che impedisce il processo sanificazione. L’operazione è finalizzata alla pulizia della Piscina, per riportala alle condizioni di pulizia minime. Non sono stati ancora accertati casi di contagio, le indagini sono in corso”.
Carabinieri del NOE di Genova e del Comando provinciale, coadiuvati dal Reparto di prevenzione del dipartimento Asl di Genova e dalla Guardia di Finanza, sono giunti in Piscina nelle prime ore di questa mattina stoppando le attività e invitando tutti gli utenti ad abbandonare le vasche.
Un blitz in piena regola che sta facendo già molto discutere in città. Il batterio legionella è un genere di batteri gram-negativi aerobi. La specie più pericolosa è la Legionella Pneumophila che può causare la legionellosi, un’infezione che colpisce l’apparato respiratorio. Il batterio può essere presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali.