Trasferta a Torino per conoscere tutte le politiche del Capoluogo a supporto delle “famiglie in prestito” pronte ad accogliere i minori quando la famiglia d’origine è in difficoltà.
Nei giorni scorsi una delegazione di operatori istituzionali dell’Imperiese insieme a rappresentanti del terzo settore della provincia hanno attivato un canale di confronto con i funzionari del Comune della città di Torino che gestiscono le attività della Casa dell’Affidamento.
Obiettivo della delegazione, composta fra gli altri dal direttore del Consultorio Pro Familia di Imperia Monica Rebuffo e dal presidente dell’Associazione Progetto Famiglia (APF) Onlus Nazzareno Coppola insieme alla vice presidente Erika Bonavera, è quello di valutare la possibilità di “importare” il modello della Casa dell’Affidamento, esperienza quasi ventennale nel capoluogo piemontese, anche nella nostra provincia di Imperia.
La Casa dell’Affidamento rappresenterebbe la formalizzazione della stretta interconnessione fra Istituzioni e Terzo Settore, e sarebbe un vero e proprio Centro dell’Affido Familiare figlio di quella crescente coscienza dell’accoglienza che in provincia ha radici profonde nelle esperienze di lungo periodo come quella della Casa Famiglia Pollicino.
L’incontro, proposto e organizzato dall’APF Onlus, tenutosi a Torino con 7 operatori della Casa dell’Affidamento ha permesso di conoscere più da vicino la realtà già consolidata su quel territorio e ha accresciuto nei delegati imperiesi la consapevolezza dell’utilità di tale modalità operativa.
La “Casa dell’Affidamento” è il riferimento per tutte le Famiglie e le Associazioni che si occupano del tema, è il contesto in cui esprimere il proprio interessamento a divenire figure genitoriali stabili in un periodo di lontananza fisica del minore dalla famiglia d’origine. Al contempo rappresenta la dimensione in cui affrontare insieme i dubbi sull’affidamento per le aspiranti “famiglie ponte”, organizzando momenti informativi con l’occasione di confrontarsi con quanti hanno maturato una reale e concreta esperienza.
E’ il “luogo” in cui intraprendere percorsi di conoscenza per coloro i quali hanno dato la disponibilità all’affido e al contempo per gli affidatari rappresenta l’opportunità per inserirsi in contesti di sostegno confrontandosi sul corretto utilizzo della grande “potenzialità” che è l’affido, anche attraverso gruppi di sostegno, gruppi misti e di Auto-Mutuo-Aiuto (A.M.A.).
L’opportunità di creare una realtà analoga a quella della Casa dell’Affidamento di Torino anche a Imperia è sostenuta già da alcuni anni dall’Associazione Progetto Famiglia e sarebbe peraltro in accordo con le Linee di indirizzo per l’Affidamento Familiare (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) e recepite dalla Regione Liguria con delibera n.1273 del 18 ottobre 2013.
Si tratterebbe del coronamento del lavoro svolto in provincia sin’ora ma soprattutto rappresenterebbe un punto di partenza per dare maggiore forza e permeabilità alla cultura dell’accoglienza. Del resto è ormai dimostrata l’importanza per i minori in stato d’abbandono o semiabbandono di essere accolti in un nucleo familiare “in prestito”, dove si trovano calore e amore, per essere accompagnati da figure genitoriali stabili, in un periodo di vita fondamentale.
E i dati dell’esperienza torinese parlano chiaro: dalla sua apertura alla Casa dell’Affidamento si sono presentate 936 famiglie, 50 sono stati i gruppi informativi organizzati e ai quali hanno partecipato quasi 530 nuclei, di cui 337 hanno poi dichiarato la disponibilità all’affidamento (per una percentuale di successo rispetto al percorso intrapreso di oltre il 60%).
L’auspicio è quindi di poter edificare al più presto nella nostra provincia una realtà analoga a quella della “Casa dell’Affidamento” di Torino.
A.p.F è un’associazione senza scopo di lucro costituita nel 1996. Opera a favore dei minori in stato di semiabbandono o abbandono, organizzando campagne di sensibilizzazione all’affido famigliare, convegni, interventi nelle scuole, gruppi di sostegno psicologico per famiglie affidatarie. Co-gestisce i progetti di affido famigliare, in concerto con i servizi sociali competenti, tramite la stipula di protocolli d’intesa. Attraverso la Casa Famiglia Pollicino, è membro fondatore del CO.FA.mi.LI. (Coordinamento delle case famiglia per minori della Liguria).