Il Sindaco di Imperia Carlo Capacci ha firmato pochi minuti fa un`ordinanza di chiusura della piscina “Felice Cascione”. Dopo il dissequestro disposto dalla Procura a seguito della mancata convalida da parte del Gip Massimiliano Rainieri, il primo cittadino ha comunque optato per una chiusura forzata dell`impianto.
All’origine dell’ordinanza le analisi contenute all’interno del provvedimento di sequestro disposto dai magistrati Grazia Pradella e Francesca Sussarellu nell’ambito di un’inchiesta per disastro ambientale, che evidenziavano una presenza del batterio Legionella in quantità 250 volte superiori ai limiti di legge e condizioni igienico sanitarie insufficienti, e i possibili casi di contagio del batterio Pseudomonas Aeruginosa su cui stanno indagando gli organi inquirenti.
Con tutta probabilità l’ordinanza del Sindaco resterà in vigore sino a che, una volta terminate le operazioni di sanificazione e pulizia, già disposte dalla Rari Nantes, società concessionaria della piscina, nuove analisi non certificheranno la piena agibilità, sotto il profilo igienico-sanitario, dell’impiato di regione San Lazzaro. IL
COMUNICATO DEL SINDACO CAPACCI
Il Sindaco di Imperia Carlo Capacci con ordinanza sindacale ha disposto la chiusura al pubblico dell’impianto natatorio della piscina Felice Cascione, in quanto permangono al momento rischi per la salute pubblica, così come documentato dalla relazione della ASL 3 di Genova, allegata al decreto di sequestro preventivo della piscina, avvenuto il giorno 9 gennaio 2018.
Nello specifico si ordina alla Rari Nantes Imperia ’57 ASD di impedire l’accesso degli utenti e della collettività pubblica al complesso natatorio Felice Cascione, affidato all’Associazione medesima, fino al corretto ripristino della idonea condizione igienico sanitaria e manutentiva, che dovrà essere certificata con un accertamento della ASL imperiese. Il Sindaco a breve convocherà la commissione di vigilanza sulla piscina.