Risultavano nullatenenti e sotto la soglia di povertà, ma in realtà possedevano una villa, terreni, uliveti, auto e moto d’epoca e svariati conti correnti. Per questo motivo la Procura della Repubblica di Imperia ha disposto il sequestro preventivo di beni di proprietà della famiglia Rinaldi di Sanremo per un valore pari a circa 1 milioni di euro. Un provvedimento che rientra nell’ambito dell’operazione “Rebound” e che fa seguito agli accertamenti patrimoniali condotti congiuntamente dalla Squadra Mobile della Questura e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Imperia.
I dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la Procura della Repubblica di Imperia, alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica, dr. Alberto Lari, e dei dirigenti degli uffici investigativi operanti, Giuseppe Lodeserto, dirigente della Squadra Mobile, e Riccardo Borraccino, dirigente del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza.
I beni sequestrati risultano riconducibili a Giuseppe (il papà), Matteo e Luca Rinaldi (i due figli) e intestati a vari soggetti, alcuni dei quali di nazionalità straniera, identificati dagli inquirenti come prestanome della famiglia sanremese. Famiglia i cui componenti risultavano, da circa 20 anni, nullatenenti e senza redditi,tanto da essere sotto la soglia della povertà in base agli indici Istat. Famiglia che, secondo gli organi inquirenti, gestiva il traffico di sostante stupefacenti nel Ponente Ligure.
L’operazione “Rebound”, scaturita dalla rapina perpetrata nella villa di famiglia dei Rinaldi, si era conclusa con l’individuazione ed i fermi degli autori della rapina, individuati in Mistretta Mario e Marini Marcello, nonché con la ricostruzione di un ingente traffico di stupefacenti posto in essere da alcuni membri della stessa famiglia Rinaldi.
In carcere (dove si trovano tutt’ora) erano finiti il “capofamiglia” Rinaldi Giuseppe e i suoi figli Matteo e Luca, accusati di aver organizzato ed effettuato un acquisto, finalizzato alla successiva “rivendita”, di oltre 4 kg di cocaina purissima e circa 20 kg di marijuana, oltre al corriere dello stupefacente, Trombini Enzo.
ALBERTO LARI
“Abbiamo eseguito il sequestro preventivo nei confronti della famiglia Rinaldi, sequestrato beni per circa 1 milione di euro, mobili e immobili, e conti correnti con una disponibilità economica importante. Un’operazione svolta in contemporanea da Guardia di Finanza e Squadra Mobile. Voglio quindi segnalare la sinergia che si è creata tra le due forze dell’ordine.
Mentre la Squadra Mobile ha compiuto gli accertamenti sotto il profilo fattuale, intercettazioni, la Guardia di Finanza parallelamente ha svolto gli accertamenti patrimoniali che hanno consentito di chiedere al giudice questo sequestro che è stato eseguito questa mattina.
Credo che in una realtà come Imperia sia un fatto significativo che le persone gravate da precedenti penali importanti comincino ad essere attenzione anche sotto il profilo dei sequestri e delle misure patrimoniali”.