“Nello stesso comunicato si autocontraddicono”. Così affermano genitori di atleti e utenti della Piscina “Felice Cascione” riferendosi a una nota stampa inviata recentemente dalla società Rari Nantes a seguito della notizia di presunti casi di infezione a causa del contatto con il batterio Pseudomonas Aeruginosa, sui quali sta indagando la Procura, nell’ambito dell’inchiesta sulla Piscina Cascione di Imperia.
“La società Rari Nantes – affermano i frequentatori della piscina – l’11 gennaio ha comunicato quando segue:
‘Nel periodo maggio 2017 – dicembre 2017, le analisi mensili, effettuate su campionatura quindicinale (due campioni al mese), non hanno mai evidenziato la presenza del batterio Pseudomonas Aeruginosa. Il valore rilevato è sempre stato pari a ZERO’.
Andando a vedere nel dettaglio i risultati delle analisi, però – continuano – si può notare che nel mese di ottobre il valore è ben sopra lo zero, precisamente è 53 nella “vasca grande” e 11 nella “vasca piccola”. Infatti nel commento alle analisi è riportata la seguente dicitura: “Oltre i limiti previsti dalla vigente normativa”.
Non vogliamo entrare nel merito della pericolosità o meno dei vari elementi evidenziati dalle analisi – spiegano – perché non ne abbiamo le competenze. Vogliamo solo sottolineare che quando detto dalla società è contraddittorio, ciò che afferma viene smentito dalle loro stesse analisi. Molti nostri figli hanno frequentato la piscina in quel periodo, quindi sono stati sottoposti a questo tipo di batterio.
Per ora siamo ancora in attesa di una relazione ufficiale e di vedere come proseguirà l’inchiesta della Procura – concludono – ma nel frattempo vorremmo avere delle risposte chiare dalla Rari Nantes per sapere se hanno avuto una svista oppure ci vogliono prendere ancora una volta in giro”.
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