“Voi provate disprezzo per noi? Io pena per voi, per la vostra cattiveria che non ha limiti e che segna uno spaccato incivile tra donna e donna”. È questo uno dei passaggi presenti nella lettera aperta scritta da una delle vittime del ginecologo imperiese Luca Nicoletti, condannato a 8 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale nei confronti di sette pazienti. Una lettera per rispondere alle centinaia di messaggi che nel corso dei mesi hanno commentato sui social, solo ieri oltre 200 i commenti sulla pagina Facebook del nostro giornale, la vicenda del medico arrestato in ospedale il 26 febbraio del 2015 dai Carabinieri del N.A.S. di Genova.
“Sarebbe banale, scontato,ovvio commentare l’esito della sentenza di primo grado nei confronti del dottor Nicoletti. Lungi da me prestare il fianco a commenti tristi ma soprattutto dolorosi e di gratuito cinismo. Mi rivolgo a tutte quelle ragazze, donne, madri che hanno sputato, concedetemi il termine, sul disagio, sull’imbarazzo, sulla vergogna provata da ragazze, donne, madri in circostanze delicate il cui unico fine era conoscere lo stato del bimbo/a in grembo o semplicemente il proprio stato di salute. Grazie per il sostegno, grazie per il conforto, grazie per la solidarietà. Il rispetto non vi appartiene, non ne conoscete il significato. Nello specifico, la violenza subita è stata commessa quando ero incinta di soli 3 mesi, quando ti fidi del medico, quando confidi nella sua professionalità. Avrei preferito rispetto, silenzio, invece no.
Solo cattiverie gratuite. Siete assetate di verità? Io di solidarietà… che non ho avuto. Voi provate disprezzo per noi? Io pena per voi… per la vostra cattiveria che non ha limiti e che segna uno spaccato incivile tra donna e donna. Non sono capace, non ho la forza di augurare a voi quello che è successo a noi. Posso solo chiedervi di stare in silenzio e augurare non capiti più a nessuno. Sono situazioni spiacevoli e profondamente imbarazzanti. A voi è andata bene, ma anche a noi perché con coraggio, nonostante il vostro spietato giudizio, abbiamo bloccato abusi fisici e psicologici. Un bacio enorme alle Donne, quelle vere. Dimenticavo, a voi che parlate di soldi vi alleggerisco la mente confermando ciò che ho detto nelle sedi opportune, ovvero, che una significativa parte del risarcimento sarà devoluta all’ospedale Gaslini per la diagnostica delle malformazioni gestazionali”.