Go Imperia – Curatela fallimentare della Porto di Imperia Spa, accordo vicino. La Go Imperia, su input del socio unico, il Comune di Imperia, ha presentato una richiesta/offerta economica per prolungare il contratto di affitto di azienda fino alla fine del 2018. In caso di esito positivo sarebbero salvi i 30 posti di lavoro e la Go avrebbe il tempo di indire un concorso pubblico per l’assunzione del personale.
La situazione di stallo si era palesata a fine del 2017, quando, dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulla decadenza della concessione demaniale in capo alla Porto di Imperia S.p.A., la Go Imperia aveva rifiutato di rinnovare, a 16 mila euro al mese (sino a fine 2017, ogni mese, era di circa 40 mila euro + Iva) il contratto d’affitto in scadenza lo scorso 31.12.2017.
“La Go Imperia, – ha commentato il sindaco Carlo Capacci a ImperiaPost – su input dell’amministrazione comunale, ha presentato un’offerta al Fallimento della Porto di Imperia per proseguire con il contratto di affitto di ramo di azienda fino a fine del 2018. Questo passaggio era stato concordato nell’abito dell’incontro tenutosi nelle scorse settimane con la curatela e i sindacati. Ora siamo in attesa di una risposta dai curatori e dal giudice competente. Quello che ci preme è che i dipendenti siano salvaguardati, loro sono al primo posto. Credo che troveremo un accordo sulla cifra, non ci saranno particolari problemi”.
LA VICENDA
La Go Imperia si era accordata con i curatori per il pagamento di 40 mila euro + iva all’anno cosi suddivisi: il 65% in conto vendita per l’acquisto del porto, il restante 35% per l’utilizzo dei beni mobili e immobili.
Sfumato l’acquisto dello scalo, dopo che la Curatela, nel giugno scorso, aveva rifiutato l’ultima offerta, la Go Imperia, non più tenuta a versare il 65%, non ha accettato neanche il rinnovo a poco più di 16 mila euro (il restante 35%) al mese per 12 mesi. Il motivo? Il cda avrebbe ritenuto inopportuno continuare a versare un canone di affitto così elevato per un’azienda di fatto spogliata dell’unico vero e proprio bene di valore, la concessione demaniale.
Di fatto, dunque, dall’1 febbraio (per contratto, infatti, è previsto infatti un mese di proroga per l’adempimento delle pratiche burocratiche e amministrative) tutti i beni, mobili e immobili, tornererebbero nella disponibilità della Curatela Fallimentare. Tra questi tutti i dipendenti, circa 30, oggi in forza alla Go Imperia, le auto, i gommoni e il Travel Lift in uso alla cantieristica. Beni di cui però la Porto di Imperia Spa non può “disporre” per via delle limitazioni imposte dalla Corte d’Appello nell’ambito della procedura fallimentare.
Nel frattempo la Go Imperia ha presentato una nuova richiesta di proroga di 4 anni dell’attuale concessione demaniale per la gestione del porto turistico in scadenza nel dicembre 2018. La prima richiesta, lo ricordiamo, era stata “bocciata” dall’allora dirigente del settore porti e demanio del Comune di Imperia Pierre Marie Lunghi.