Un accordo per ripartire ed evitare il fallimento di Rivieracqua. Emergono i particolari dell’accordo transattivo tra la società Amat S.p.A. (al 52% del comune di Imperia e al 48% di Iren) e Rivieracqua S.c.p.A. (società incaricata del servizio idrico integrato in provincia di Imperia) dopo la richiesta di fallimento da parte della prima nei confronti della seconda per un debito di oltre 1,3 milioni di euro. Dopo un mese di trattative in cui i vertici di Rivieracqua sono stati sostituiti a seguito delle dimissioni legate all’inchiesta della Procura di Imperia per truffa e falso in bilancio, si sarebbe trovato un accordo.
Rivieracqua, infatti, dovrà rientrare del debito pregresso, pagare le due fatture scadute novembre e dicembre 2017, e impegnarsi a pagare tempestivamente le fatture di Amat in scadenza. Nel dettaglio l’accordo prevede il pagamento al momento della transazione di circa 640 mila euro in assegni circolari (140 mila euro del debito pregresso + 500 mila euro delle due fatture di Novembre e Dicembre 2017) e una rateizzazione del resto del debito (1.160.000 euro) in 18 rate mensili, di circa 65 mila euro, oltre agli interessi. Il tutto sarà definito nei prossimi giorni e nella prossima udienza del 2 febbraio la transazione sarà presentata formalmente al giudice fallimentare Silvana Oronzo.