Una folla ha invaso l’Oratorio di Santa Caterina di Cervo per Roberto Vecchioni nel pomeriggio di oggi. Il noto cantautore italiano, scrittore e professore, ha presentato il suo ultimo libro “La vita che si ama, Storie di Felicità”, Giulio Einaudi Editori, nell’ambito della rassegna “Cervo In Blu d’Inchiostro”.
La Rassegna è ideata dalla prof.ssa Francesca Rotta Gentile e promossa dall’Associazione Culturale Cumpagnia du Servu, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Istruzione del Comune di Cervo (delegato all’istruzione Annina Elena) e della Provincia di Imperia; con l’intento, per di più, di valorizzare il patrimonio artistico e architettonico del meraviglioso borgo del golfo dianese.
Il pubblico ha accolto calorosamente Vecchioni, ricordando i suoi grandi successi musicali. Tanti i ragazzi delle scuole che hanno posto domande all’ospite, in particolare gli studenti del Liceo Cassini di Sanremo e dell’Istituto Ruffini di Imperia. Inoltre, l’evento ha avuto l’accompagnamento musicale di Mauro Vero.
ROBERTO VECCHIONI
“Sono a scuola da quando ho 6 anni, non sono mai usciti, prima sui banchi poi alla cattedra. È un viaggio interminabile di cose meravigliosi. I giovani forse si rovineranno dopo per colpa di altri uomini, ma finchè sono lì sono straordinari, tutte le generazioni.
Il libro è un inno alla vita. Basta con le interferenze del male. Dobbiamo essere più forti. Sappiamo fin dalla nascita che ci saranno difficoltà, l’importante è vivere, contrastare le cose che non vanno bene e stare insieme. La felicità è esserci.
Una canzone che rappresenta il mio percorso è “Sogna ragazzo sogna”. Non bisogna mai abbandonare la potenza del sogno, non solo da ragazzi, ma anche da grandi. Il sogno è una medicina continua. L’illusione che a volte è una chimera, mentre il sogno è qualcosa che si può realizzare”.
“Anche la malinconia è felicità. È la felicità del passato che ti sei portato dietro. La felicità non è solo ridere, giocare, vincere, ma vivere in toto. Il pacchetto dell’esistenza ci dà una situazione di “su e giù” che è normalissima. Nella vita non si può soltanto cadere. Ci sono momenti in cui ci crediamo e momenti che non ci crediamo più e momenti in mezzo. La nostra certezza è che si torna sempre su”.
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