“Imperia in Movimento”. A circa un mese dalle elezioni politiche (si terranno il prossimo 4 marzo), il “Movimento Cinque Stelle” sembra rinascere dalle sue ceneri nel capoluogo di provincia.
Dopo l’esperienza fallimentare targata Russo-Glorio, il primo espulso, la seconda assenteista, i grillini sembrano essersi riorganizzati e pronti a scendere in campo alle prossime elezioni amministrative.
Già da qualche tempo, gli attivisti si incontrano settimanalmente e su Facebook hanno creato prima un gruppo e poi una pagina con tanto di simbolo che potrebbe essere utilizzato alle elezioni comunali. Già lo scorso novembre, gli attivisti erano riusciti ad organizzare l’incontro da tutto esaurito con Alessandro Di Battista alla biblioteca “Lagorio” ed ora, dopo le Parlamentarie hanno organizzato, giovedì 25 gennaio, il primo “Coordinamento Collegiale Post Parlamentarie” che vedrà presenziare anche l’unica candidata della provincia di Imperia, la sanremese Leda Volpi.
Ma chi sono gli attivisti e sopratutto chi potrebbe essere il prossimo candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle? In pole position troviamo l’agente immobiliare Marco Magaglio (per lui si prospetta una possibile candidatura), seguito da Giorgio Benedetti, Ramadan (Andi) Tahiri, Paolo De Mare, Roberto Gazzelli, Antonello Barbera, Leonardo Zadro e Andrea Carli. Con ogni probabilità saranno loro a formare il gruppo di lavoro che porterà il Movimento Cinque Stelle a presentarsi alle prossime elezioni amministrative.
Nei progetti, ambiziosi, degli attivisti imperies, ici sarebbe anche quello di riuscire a portare il candidato Premier Luigi Di Maio a Imperia. Ma alcune nubi stanno oscurando l’ascesa del consenso tra i 5 Stelle in provincia di Imperia.
Tra gli attivisti imperiesi, soprattutto quelli candidati alle Parlamentarie, nelle ultime ore vige il malcontento per la sospetta poca trasparenza delle votazioni. Alcuni di loro non sono stati ammessi alle consultazioni online senza neppure aver avuto una spiegazione a seguito di richieste di chiarimenti. Inoltre, alcuni attivisti lamentano di non conoscere i numeri dei voti temendo che il sistema “Rousseau” non abbia funzionato a dovere visti continui disservizi riscontrati su scale nazionale.
Il dato delle elezioni politiche potrebbe essere indicativo di un trend che il Movimento potrebbe sfruttare per cercare di allestire una lista per le prossime elezioni con l’obiettivo di andare battere al primo turno la compagine di centro-sinistra e andare al ballottaggio con il centrodestra.