Arresto convalidato e obbligo di firma due volte al giorno. È questa la decisione del giudice Laura Russo al termine della direttissima tenutasi questa mattina in Tribunale a Imperia che vedeva sul banco degli imputati il 20enne M. M. (difeso dall’avvocato Alberto Bellotti), protagonista dell‘inseguimento da parte dei Carabinieri avvenuto nella serata di ieri, terminato con l’arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di stupefacenti.
In aula il tenente Luca Rossi ha ricostruito i fatti della sera precedente.
“Erano le 21.20, in via Garessio, quando la pattuglia al posto di blocco ha visto sopraggiungere un’auto a forte velocità e per questo motivo ha deciso di fermarla – ha raccontato – quando il 20enne a bordo dell’auto si è reso conto che sarebbe stato oggetto di un controllo ha accelerato, tentando di investire uno dei militari presente sul posto e si è lanciato in una folle corsa prima nel centro di Oneglia, bruciando diversi stop e attraversando piazza Dante contromano, poi sul Lungomare Vespucci e sugli Argini, infine sulla Statale 28 verso Pieve di Teco. In 40 minuti ha compiuto varie violazioni del codice della strada.
Sulle sue tracce si sono messe due auto dei Carabinieri e una terza auto di un militare fuori servizio – ha continuato – Poco prima di Pieve di Teco, all’altezza della rotonda, una delle auto dei Carabinieri ha superato il giovane tagliandogli la strada. Nel tentativo di evitarla il 20enne l’ha speronata danneggiando la parte anteriore, il paraurti e il fanale, dopodiché non è riuscito più a scappare. Sceso dall’auto, il giovane si è opposto all’identificazione con calci e pugni ed è stato bloccato.
In tasca sono stati ritrovati 4 grammi di marijuana – ha concluso – 12 grammi sono stati trovati sull’argine, lanciati dal giovane durante l’inseguimento, e in seguito 254 grammi in casa, divisi in 4 involucri”.
Il giudice ha convalidato l’arresto e, essendo il 20enne uno studente, ha disposto l’obbigo di firma due volte al giorno, all’entrata e all’uscita da scuola.
Nella mattinata di oggi, M. M. aveva l’udienza per un altro processo, sempre per spaccio di stupefacenti, per fatti risalenti al settembre 2016, quando era stato arrestato in flagranza dai Carabinieri a un posto di blocco e gli erano stati trovati 180 grammi di marijuana in auto.
L’avvocato difensore, dinnanzi al PM Berlinguer e al giudice Russo, ha anticipato l’intenzione di patteggiare per i due processi in corso.