Rinvio a giudizio. È questa la richiesta del PM di Genova Massimo Terrile per 19 ex consiglieri regionali, indagati con l’accusa di peculato nell’ambito della vicenda “Spese pazze”. Tra loro anche gli imperiesi Gabriele Saldo (del gruppo Forza Italia) ex direttore generale di Rivieracqua, coinvolto nello scandalo dei concorsi truccati, e Alessio Saso (del gruppo Alleanza Nazionale).
Secondo l’accusa, i 19 ex consiglieri avrebbero usato fondi pubblici per spese non istituzionali durante la legislatura 2005-2010. Per la stessa legislatura sono già stati condannati la nuora di Mastella Roberta Gasco, Lorenzo Castè e Franco Bonello.
Nel gruppo di Forza Italia, oltre a Gabriele Saldo, è stato chiesto il processo per Matteo Rosso, ancora in Consiglio Regionale, attualmente esponente di Fratelli d’Italia, Franco Orsi, Gino Giribaldi, Luigi Morgillo e Pietro Oliva. Per Graziano Falciani è stata chiesta l’archiviazione.
Per quanto riguarda gli ex consiglieri del Partito Democratico, è stato chiesto il rinvio a giudizio per Vito Vattuone, attualmente segretario regionale e candidato alle elezioni politiche nel collegio proporzionale per il Senato in Liguria, Michele Boffa, Luigi Cola, Ezio Chiesa, Nino Miceli, Moreno Veschi e Minella Mosca. Per Lorenzo Basso è stata chiesta l’archiviazione.
Per il gruppo Verdi Cristina Morelli e Carlo Vasconi, per Rifondazione comunista Giacomo Conti e Vincenzo Nesci e per Alleanza Nazionale Gianni Plinio (adesso Casapound).