Dopo la querela per diffamazione di Giorgio Benedetti e Marco Magaglio, organizer di Imperia in MoVimento, nei confronti del Consigliere Comunale del gruppo misto Antonio Russo, l’ex grillino entra nel merito della vicenda con una nota stampa.
“Ma qualcuno pensa veramente che basta minacciare querele per farmi stare zitto? Fino a prova contraria, ed almeno fino al 5 marzo, (dopo non so ) in Italia esiste ancora il diritto di critica politica, ed io intendo esercitarlo ad ogni costo – Scrive Antonio Russo.
“Il metodo delle querele già sperimentato inutilmente nei miei confronti da Genova non ha sortito nessun effetto se non quello di ricordare a tutti i cittadini i motivi della mia espulsione dovuta, come ampiamente accertato anche da una sentenza del tribunale di Genova , alla mia battaglia contro il tentativo di infiltrazioni ‘ndrenghestiste nelle liste del M5S di Imperia in occasione delle votazioni regionali del 2015.
Evidentemente questo è il problema , non mi faccio i fatti miei . Qualche volta hanno pure provato a ricordarmelo, come quando ai tempi caldi della Tradeco qualcuno “spiritosamente” davanti a testimoni ricordò che gente come me in Calabria di solito finiva …ecc. ecc. ma era una battuta e tutti quanti ci siamo messi a ridere.
Molto più garbata è stata invece la telefonata di un simpaticone che telefonandomi, all’indomani della pubblicazione del post incriminato, mi chiedeva “ garbatamente “ conto di certe mie affermazioni e soprattutto mi chiedeva perché non mi facessi i fatti miei (veramente il termine usato era un altro).
Comunque tornando al tema vorrei ricordare a qualche smemorato che nel 2013, all’indomani delle elezioni politiche, un gruppo di persone tentò l’assalto alla diligenza M5S cercando di candidare alle amministrative alcuni loro rappresentanti. Qualcuno tentò di impossessarsi del logo tanto che lo Staff tramite lo studio legale di Beppe Grillo diffidò il sig Benedetti Giorgio,a quel tempo titolare del meetup “Imperia in Movimento” , dall’utilizzo del logo.
In effetti lo stesso elimino subito dalle simbologie presenti nel citato meetup, sia il logo che qualsiasi altro riferimento al M5S. Di fatto fu sancita la sua incandidabilità nel M5S e non mi risulta che tale diffida sia stata ancora ritirata .
Per quanto concerne il sig Magaglio ricordo che lo staff mi avvisò, in qualità di portavoce del M5Sdi Imperia, tramite referenti diretti sul territorio, che lo stesso era incandidabile a causa della sua accertata appartenenza all’associazione Rotary Club ritenuta dallo Staff “massoneria bianca” .
Vanificato il tentativo di candidarsi del M5S costoro presero armi e bagagli e si trasferirono alla corte di Capacci dove alcuni di loro furono candidati nella sua lista Imperia Cambia (tra l’altro facendo una figura barbina non riuscendo a fare eleggere nessuno), Di fatto in quell’occasione fecero una feroce campagna elettorale contro il M5S, cosi facendo infransero un’altra regola del M5S ovvero l’incandidabilità di coloro i quali hanno partecipato a campagne elettorali contro il M5S.
L’attuale presentazione della lista Imperia in MoVimento dimostra la veridicità delle mie affermazioni, costoro non erano candidabili nel M5S nel 2013 e non sono candidabili nel 2018″.