Denunciati 2 giovani migranti richiedenti asilo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
A seguito di controlli mirati all’interno di alcuni appartamenti gestiti da due cooperative locali, coordinati dalla Polizia e concordati con gli stessi gestori delle cooperative, sono state sequestrate diverse quantità di droga.
Nel dettaglio, è stato denunciato un 20enne gambiano. Il soggetto, controllato dagli operatori di Polizia, aveva indosso un “grinter” (macina erba) utilizzato per il taglio di sostanze cannabinoidi, sul quale vi erano ancora presenti tracce di sostanza che il cane aveva fiutato.
L’atteggiamento nervoso e scontroso dell’extracomunitario ha insospettito gli Agenti che hanno deciso di proseguire il controllo all’interno della sua abitazione ove il cane antidroga subito si è diretto verso un comodino.
Anche stavolta il fiuto del cane non ha fallito: all’interno del mobile, occultato in un paio di scarpe, gli agenti hanno rinvenuto un sacchetto contenente 6 involucri distinti contenenti sostanza del tipo marijuana, incartati e incellofanati pronti allo spaccio per un peso complessivo di quasi 18 grammi. Inoltre è stato rinvenuto sempre nello stesso cassetto un sacchetto contenente una sostanza utilizzata per il taglio della cocaina e eroina indice che il soggetto potesse avere una vera e propria attività finalizzata al taglio e allo spaccio della droga.
Di fronte all’evidenza il soggetto non ha potuto addurre alcuna giustificazione.
Il secondo soggetto denunciato è un giovane nigeriano di 20 anni, notato dagli Agenti perché, in maniera repentina, gettava dal balcone un involucro, rinvenuto prontamente dagli operatori di Polizia che si erano appostati sotto l’edificio.
Il cane antidroga, a conferma di quanto visivamente riscontrato dai poliziotti, ha indicato proprio il soggetto che aveva gettato l’involucro, dato che sulle mani erano presenti ancora tracce della sostanza contenuta nel predetto sacchetto, 22 grammi di marijuana. Nel portafogli del richiedente asilo sono stati rinvenuti soldi in contanti – probabilmente provento dello spaccio – dei quali il soggetto non ha saputo dare immediata giustificazione circa la loro provenienza.
Imperia non è nuova a episodi simili, recentemente sono stati fermati dalle Forze dell’Ordine due migranti in piazza Dante, trovati in possesso di diverse bustine marijuana. In un’altra occasione, invece, un migrante è stato condannato a 1 anno di carcere per spaccio all’interno dell’appartamento in cui era ospite in viale Matteotti.
Contattati da ImperiaPost, i gestori di una delle Coop hanno dichiarato: “Per uno o due casi crediamo sia ingiusto mettere in dubbio il processo di integrazione. La situazione è delicata, ma noi siamo i primi a collaborare con le forze dell’ordine per garantire il rispetto della legalità. E’ giusto che chi commette reati venga perseguito. Ci sono però tantissime iniziative positive portate avanti dalle Cooperative che troppo spesso passano sotto silenzio. Emergono troppe volte solo gli aspetti negativi. Noi lavoriamo seriamente”.