Sono in super ritardo con i miei consigli de L’angolo della libraia Nadia: l’anno è iniziato con grande trambusto e tra programmazione delle gare di lettura (magari prossimamente vi racconterò di cosa si tratta), progetti per le scuole, gruppi di lettura e book challenge sono rimasta sopraffatta dagli eventi.
Ma lasciamo perdere le chiacchiere e andiamo subito al punto: il libro che dovreste assolutamente leggere in questo momento è senza ombra di dubbio Le assaggiatrici di Rosella Postorino!
Mi dispiace moltissimo di questo mio ritardo perchè avrei voluto essere tra le prime ad urlarvi “leggete questo libro perchè è fantastico!” oppure essere puntuale per suggerirvi di leggere Le assaggiatrici proprio nel giorno della memoria proprio per non dimenticare.
Le assaggiatrici di Rosella Postorino è sinceramente tra i libri migliori che abbia letto, è un pugno nello stomaco ma anche una tenera carezza, è il libro che ti aspetta sul comodino dopo una lunga giornata di lavoro dove non vedi l’ora di tuffarti per dimenticare tutto ciò che ti circonda.
L’articolo più bello che ho letto è quello de La Stampa dove Rosella racconta come è nato il libro: aveva letto in un trafiletto di un quotidiano che Margot Wolk all’età di 96 anni rivelò il suo passato e cioè che era stata una delle assaggiatrici di Hitler nella caserma Krausendorf.
Dieci donne assaggiavono il cibo prima che Hitler lo mangiasse per assicurarsi che fosse sano e non avvelenato. Per tre volte al giorno. Rimanevano in osservazione per un’ ora per controllare l’effetto del cibo. Queste donne per sopravvivere ogni giorno rischiavano di morire. Margot Wolk era stata una di loro.
Rosella rimane talmente colpita dalla storia che cerca Margot, trova casa sua ma arriverà troppo tardi per poterla conoscere. Parlando con la vicina e con un grande lavoro di ricerca ricostruisce tutto il puzzle.
Decide di andare a fondo alla storia e capire il perchè è rimasta così colpita. Nasce così il suo libro.
Ispirandosi alla storia di Margot Wolk racconta la vicenda di Rosa Sauer e di altre nove donne, delle loro amicizie, delle loro rivalità, della loro ricerca disperata di sopravvivenza ed il bisogno di sentirsi ancora vive.
Rosa è di Berlino ed è finita nella “tana del lupo”, per salvarsi dai bombardamenti si è rifugiata in casa dei suoceri.
Da poco è sposata con Gregor, il suo grande amore, che si è arruolato nell’esercito. Di lui perderà le tracce ma relazione folle la travolgerà.
Leggendo si avverte questa grande passione e grande amore nella scrittura.
Rosella Postorino è proprio piena di talento. Dipinge con la sua penna il mondo femminile, la guerra come forse non era mai stato fatto prima, in una continua ricerca dell’animo umano e ci spinge a riflettere fino a che punto l’uomo si può spingere per sopravvivere.
“Alle undici del mattino eravamo già affamate. Non dipendeva dall’aria di campagna, dal viaggio in pulmino. Quel buco nello stomaco era paura. Da anni avevamo fame e paura. E quando il profumo delle portate fu sotto il naso, il battito cardiaco picchiò le tempie, la bocca si riempì di saliva. Guardai la ragazza con la couperose. Aveva la mia stessa voglia.”
Buona lettura e buon appettito..
#lalibraianadia#
LE ALTRE PUNTATE DELL’ANGOLO DELLA LIBRAIA NADIA:
– “L’Arminuta” di Donatella Di Pietrantonio
– “Le nostre anime di notte” di Kent Haruf