26 Dicembre 2024 05:14

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SMALTIMENTO DEI BINARI DELL’EX FERROVIA. DOPO L’INCHIESTA SULLA DISCARICA A SAN BARTOLOMEO AL MARE, SCATTA LA MAXI MULTA DA 350 MILA EURO/IL CASO

In breve: In mancanza delle autorizzazioni per lo smaltimento delle traversine è scattata la multa di 350 mila euro, da ripartire tra i soggetti coinvolti.

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Una multa da 350 mila euro. È questa la sanzione per coloro che hanno smaltito i binari dell’ex ferrovia in modo scorretto.

Nel dettaglio, nel giugno del 2017, l’inchiesta del Nucleo mobile della Guardia di Finanza di Imperia aveva portato al sequestro (poi non concesso dal gip Massimiliano Botti) della discarica di località Case Scofferi, a San Bartolomeo al mare, il cui titolare è Antonio Lapalomenta, poiché erano state smaltite le traversine in ferro dei binari della vecchia ferrovia, senza autorizzazione.

Secondo la Finanza, nella discarica, così com’è indicato sul cartello all’ingresso, è possibile smaltire materiale edile come cemento, mattoni, mattonelle e ceramica, vetro, terra e rocce, pietre ma non il ferro. Proprio il ferro contenuto all’interno delle traversine è stato l’oggetto della contestazione della Procura. Oltre al ferro, inoltre, all’interno delle traversine sarebbe presente anche olio di creosoto, una sostanza cancerogena con cui viene trattato il legno. Rientrando nella categoria di rifiuti pericolosi, quindi, le traversine devono essere smaltite seguendo un particolare procedimento. 

In mancanza delle autorizzazioni è perciò scattata la multa di 350 mila euro, da ripartire tra i soggetti coinvolti. Nel dettaglio, Antonio Lapalomenta, titolare della discarica, la ditta Ecoscavi, la Gefer, società che aveva avuto in appalto da Rfi lo smaltimento delle traversine e infine Rfi stessa dovranno versare 70 mila euro a testa. I quattro autisti dei camion che avevano trasportato i binari alla discarica, invece, dovranno versare i restanti 70 mila euro dividendoli in parti uguali.

 

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