Sono stati resi noti questa mattina i risultati dell’attività svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia nel primo semestre del 2017 (gennaio-giugno), con particolare riferimento alla presenza di locali della ‘Ndrangheta e della Camorra in Liguria.
‘NDRANGHETA
Per quanto concerne la regione Liguria, nella relazione conclusiva si fa riferimento all’esigenza “di una macroarea criminale, denominata Liguria, che estende le sue propaggini anche in basso Piemonte e che opera attraverso almeno quattro locali dotate di autogoverno, dislocate a Genova, Ventimiglia (IM), Lavagna (GE) e Sarzana (SP). A queste si affiancano numerose ‘ndrine, concentrate innanzitutto sulla provincia di Imperia”.
“Tali articolazioni – si legge ancora – risultano coordinate tra loro e con il Crimine reggino attraverso un organismo intermedio, la Camera di controllo con sede a Genova, nonché con le analoghe proiezioni ultranazionali attive in Costa Azzurra, attraverso un’altra struttura, la Camera di passaggio, dislocata a Ventimiglia”.
“Il potenziale criminale di tali cellule non si esaurisce nell’infiltrazione del tessuto politico-amministrativo locale e nell’acquisizione di posizioni di monopolio in settori economici nevralgici, ma si compendia e integra con il redditizio traffico di stupefacenti, in particolare cocaina, condotto sfruttando le opportunità logistiche offerte dagli scali marittimi liguri”.
“Per la provincia di Imperia si conferma l’operatività della locale di Ventimiglia, a cui risultano sottoposte le vicine Bordighera e Diano Marina, dove si registra la presenza di famiglie originarie di Anoia (RC) e Seminara (RC). La struttura di Ventimiglia sarebbe controllata da soggetti intranei alle famiglie Marcianò di Delianuova (RC) – referente delle cosche Piromalli e Mazzaferro della Piana di Gioia Tauro – e Palamara, quest’ultima legata da vincoli parentali alla ‘ndrina Alvaro egemone a Sinopoli (RC).
Per quanto riguarda il narcotraffico, è noto il coinvolgimento degli affiliati al sodalizio mafioso attivo a Ventimiglia. In particolare il gruppo PELLEGRINO, che esercita l’attività di traffico e spaccio di droga nella zona di Bordighera (IM)”.
CAMORRA
“In provincia di Imperia e nelle zone limitrofe della Costa Azzurra – si legge – si registrano proiezioni extraregionali di matrice camorrista, attive nel traffico di sostanze stupefacenti, nel contrabbando, nella contraffazione e commercializzazione di marchi, oltre che nell’esercizio abusivo del gioco e delle scommesse clandestine.
Di particolare rilievo, poi, l’arresto eseguito nel mese di aprile dalla Polizia di Stato al confine con la Francia, nella città di Ventimiglia, di un trafficante internazionale di cocaina legato al sodalizio IACOMINO-BIRRA di Ercolano, che viaggiava a bordo di un pullman proveniente dalla Spagna e diretto a Roma. Altrettanto significativa la condanna, pronunciata il 27 giugno con sentenza nr. 686/17 del Tribunale di Imperia, a carico di un gruppo criminale legato alla famiglia TAGLIAMENTO, per tentata estorsione nei confronti di un porteur del Casinò di Sanremo”.
CRIMINALITÀ E RAPPORTI CON LA FRANCIA
“Le evidenze investigative acquisite negli ultimi decenni nell’ambito di importanti attività d’indagine, hanno mostrato in provincia di Imperia, territorio ‘colonizzato’ da proiezioni extra-regionali di cosche calabresi, l’operatività di una articolazione di ‘ndrangheta, ovvero la ‘locale’ di Ventimiglia, centro di potere strategico per le numerose ‘ndrine attive sul territorio e con funzioni di ‘Camera di passaggio’, cioè di raccordo con le analoghe strutture attive in Costa Azzurra.
Peraltro, la frontiera terrestre di Ventimiglia è nota per essere uno snodo cruciale del narcotraffico anche da parte di gruppi criminali autoctoni e/o stranieri che, oltre alla cocaina, importano ingenti carichi di hashish e marijuana, sfruttando il corridoio ‘Marocco-Spagna-Francia’.
In proposito, si segnala l’ingente sequestro di droga operato, in data 13 aprile 2017, dall’Arma dei Carabinieri di Imperia, in località Cervo (IM), a carico di un corriere italiano tratto in arresto mentre scaricava, da un autoveicolo con targa spagnola, circa kg. 360 di sostanza stupefacente, di cui kg. 288 di hashish e kg. 72 di marijuana, presumibil-mente proveniente dal Nord Africa.
Volendo procedere ad una mappatura geocriminale del territorio francese, le molteplici attività investigative hanno consentito di ricostruire la dislocazione dei vari clan della ‘ndrangheta: a Mentone si segnalano i PELLEGRINO, a Nizza le ‘ndrine PESCE e BELLOCCO di Rosarno e ITALIANO, PAPALIA, PALUMBO di Delianuova, a Grasse i MOLÈ–PIROMALLI, ad Antibes i PALUMBO e ITALIANO di Delianuova, a Cannes gli STANGANELLI di Rosarno, a Pegomas i PESCE, a La Seyne sur-Mer e Ollioules, vicino Tolone, i MORABITO.
Nella Costa Azzurra sarebbero presenti, altresì, proiezioni di matrice camorrista, da tempo attive nei mercati illegali del traffico di sostanze stupefacenti, nel contrabbando, nella contraffazione e commercializzazione di marchi, oltre che nell’esercizio abusivo del gioco anche online e delle scommesse clandestine.
Si ascrive a contesti di criminalità organizzata campana l’arresto eseguito nel mese di aprile del 2017 dalla Polizia di Stato, al confine con la Francia, nella città di Ventimiglia, di un trafficante internazionale di cocaina, legato al sodalizio IACOMINO-BIRRA di Ercolano, che viaggiava a bordo di un pullman proveniente dalla Spagna diretto a Roma ed esibiva documenti di identità falsificati”.