Si è tenuta questa mattina a Ventimiglia la presentazione del bilancio dell’attività del Settore Polizia di Frontiera nell’anno appena trascorso.
Alla presenza del Dirigente Superiore della Polizia di Stato Raffaelle Cavallo, del Procuratore Capo della Repubblica di Imperia Alberto Lari, del Dirigente del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia Martino Santacroce, del Direttore Dipartimentale delle Alpi Marittime dr Jean-Philippe Nahon e della Coordinatrice P.A.F. (Polizia Frontiera) Immigrazione irregolare dr.ssa Delphine Lallemande, sono stati snocciolati i dati dell’attività di contrasto, in particolare, all’immigrazione clandestina e al traffico di sostanze stupefacenti.
In totale 233 gli arresti e e 171710 persone identificate, di cui 89100 extracomunitari. Oltre 50 mila i veicoli controllati e 19.414 gli agenti impiegati.
ALBERTO LARI
“Appena arrivato ho scoperto questa realtà in cui il fenomeno della frontiera, l’immigrazione clandestina, i passeur e i documenti falsi, creano un numero di persone sottoposte a indagine di fermati e di arrestati, che è paragonabile a quello di una grande città.
Sia per le forze dell’ordine che per gli uffici di Procura vi è un’attività importante rispetto alle dimensioni dell’ufficio.
Occorre creare un rapporto anche personale tra le due autorità giudiziarie, italiana e francese, in modo che gli scambi di informazione, gli scambi investigativi e le attività collegate diventino una cosa frequente, ordinaria, e che quindi possa svilupparsi rapidamente e in maniera efficacie.
Questo per tutti i settori che riguardano soprattutto la criminalità organizzata in modo da poter operare su un’attività che può riguardare le zone vicino al confine , ma anche dal punto di vista francese e quindi la Costa Azzurra e la zona di Nizza. Ormai le attività criminali sono a livello europeo e mondiale”.
RAFFAELE CAVALLO
“È stata un’attività intensa sotto il profilo del controllo, del contratto e della repressione dei reati in materia di crimine transfrontaliero. I numeri portano a considerare positivi i risultati raggiunti.
Abbiamo fatto 233 arresti, che sono un numero abbastanza significativo di persone intercettate e quindi assicurate alla giustizia. Per arrivare a queste cifre significa che dietro c’è tutto un trascorso di lavoro che porta poi effettivamente a questi risultati.
Diciamo che quello del crimine transfrontaliero attraverso l’attività di contrasto ai passeur è una delle attività principali di questo ufficio. Dal punto di vista operativo è forse quella che impegna di più, perchè le metodiche sono le più svariate, le più articolate e le più complesse e spesso le più variabili. Bisogna essere anche in grado di riuscire a intercettare flussi , gruppi e metodiche che cambiano in continuazione.
La collaborazione con la Polizia di Frontiera Francese è un po’ un nostro fiore all’occhiello perchè è di ottimo livello. Ormai comincia a essere consolidata da qualche anno, ormai ci sono delle ottime esperienze che consentono di riuscire a programmare nuovi tipi di attività. È sicuramente un punto di riferimento per quanto riguarda tutta l’attività di Polizia di Frontiera in generale”.
LE PRINCIPALI OPERAZIONI DEL 2017
OLTRE 230 ARRESTI – LA MAPPA
ARRESTO PASSEUR IL VIDEO