Rimasta paralizzata a seguito di un incidente in auto, fa causa alla casa costruttrice del suo veicolo, la Ford. Protagonista, suo malgrado, una 28enne di Albenga (madre di un bambino piccolo), che nel giugno del 2015, mentre percorreva sulla sua Ford Ka l’Autostrada dei Fiori, all’altezza di Taggia, perse il controllo del mezzo ribaltandosi e rimanendo incastrata tra le lamiere.
Ad estrarre la donna dal veicolo furono i Vigili del Fuoco e le sue condizioni apparvero immediatamente gravi. Già in quell’occasione la Polizia Stradale sollevò dubbi sul corretto funzionamento della cintura di sicurezza, in particolare del dispositivo (pretensionatore) che mette in tensione la cintura in caso di urto.
Ora la donna, attraverso l’avvocato Simona Zunino, ha deciso di avviare una causa civile contro la Ford in quanto, come emerso dalla perizia dell’ingegnere Fabrizio Scarpiello di Imperia, le lesioni sarebbero state “sproporzionate” rispetto alla dinamica dell’incidente. A seguito di un accertamento preventivo, inoltre, sembra più fondato il sospetto del malfunzionamento della cintura dell’auto (ancora in garanzia).
A seguito della perizia, è partita la denuncia alla Procura della Repubblica che ha avviato un’inchiesta per lesioni colpose gravissime e ha chiesto al gip di disporre un incidente probatorio per nominare un professionista che accerterà o meno il malfunzionamento della cintura e il collegamento con le gravi lesioni riportate dalla 28enne.