23 Dicembre 2024 19:44

23 Dicembre 2024 19:44

DA IMPERIA ALL’UNIVERSITÀ SORBONNE NOUVELLE DI PARIGI PER STUDIARE COMMERCIO INTERNAZIONALE, IL 23ENNE LUCA DI GIUSEPPE:”LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE…”/LA STORIA

In breve: Luca Di Giuseppe, 23enne imperiese, che sta per concludere il Master 2 "Négociation commerciale Internationale" nella capitale francese, ha organizzato insieme ai suoi compagni una serie di conferenze sulle "Imprese di domani"

lucadigiusep

Tecnologia, imprese e futuro. È questo il tema del ciclo di conferenze organizzato dagli studenti dell’Università Sorbonne Nouvelle di Parigi. Tra i promotori anche Luca Di Giuseppe, 23enne imperiese, che sta per concludere il Master 2 “Négociation commerciale Internationale” nella capitale francese.

Luca si è trasferito in Francia dopo aver conseguito il diploma al Liceo Scientifico Vieusseux di Imperia, indirizzo Bilingue, e, dopo la triennale a Nizza in Lingue Straniere applicate, si è spostato a Parigi per terminare il percorso universitario e specializzarsi in commercio internazionale e negoziazione.

“Arrivato quasi alla fine del mio percorso di studi – racconta Luca a ImperiaPost – il 15 febbraio scorso ho realizzato, insieme agli altri 16 studenti del Master che frequento, una giornata di conferenze su svariate tematiche, presso la Maison de l’Italie (centro di alloggio, congressi e culturale dedicato all’Italia), con professionisti di diversi settori attivi a livello internazionale”.

QUALI ERANO I TEMI DELLA CONFERENZA?

“Il tema principale è stato “L’impresa di domani”, quindi la continua trasformazione delle imprese, il modo in cui interagiscono tra di loro, i cambiamenti che derivano con il progredire della tecnologia, dal telelavoro agli orari flessibili, dagli spazi di coworking alle nuove tipologie di impresa. La trasformazione di questo settore negli ultimi 10 anni a livello nazionale e internazionale è stata senza paragoni. Durante la giornata abbiamo invitato professionisti di diversi ambienti e settori inerenti al tema, organizzando due tavoli di discussione. È stato molto interessante e formativo”. 

COME MAI HAI DECISO DI STUDIARE IN FRANCIA?

“Sono sempre stato convinto che più si fanno esperienze e più ci si mette alla prova, maggiormente una persona può avere un’istruzione e una formazione migliore. Specialmente nel mio settore, il commercio internazionale, è molto importante confrontarsi con persone di ogni parte del mondo e a Parigi si ha l’opportunità di studiare in un ambiente multietnico e internazionale. 

La caratteristica principale del mio Master, inoltre, è l’internazionalità dei suoi studenti, provenienti da Italia, Inghilterra, Francia, Portogallo, Spagna, Cina e GermaniaLa diversità è un valore aggiunto al proprio percorso di studi“.

SU QUALE CONCETTO TI SEI CONCENTRATO DURANTE I TUOI STUDI?

“Ciò che mi affascina maggiormente è il concetto di “coworking”, un aspetto che fino a poco tempo fa era impensabile, ma che la tecnologia ha reso possibile. Tramite piattaforme di condivisione è infatti possibile mettere insieme molti esperti provenienti da ogni angolo del mondo, sia che siano presenti fisicamente sia virtualmente. È possibile infatti creare sale accessoriate per accogliere i professionisti con i relativi traduttori, tutto tramite periferie, in modo “dematerializzato”, quindi minimizzando i costi sul progetto. La tecnologia offre moltissime possibilità, la maggior parte ancora da scoprire.

Tutto questo influisce quindi sulle imprese, che riescono a inserirsi nel mercato sempre più facilmente anche se avviate da poco, sfruttando la tecnologia. Per esempio, abbiamo analizzato una start up sviluppata per un gruppo di dottori, che prevedeva la creazione di una piattaforma online per la prenotazione di visite mediche su appuntamento specializzate in modo diretto e semplice. Le innovazioni tecnologiche rendono più facile l’interazione”.

ORA CHE STAI PER TERMINARE IL MASTER, QUALI PROGETTI HAI IN MENTE?

“Sono in contatto con una start up francese per effettuare uno stage di 6 mesi nell’ambito del commercio internazionale, nel settore “Business development” per esportare sui mercati esteri un servizio di test online per le lingue, dato che conosco 5 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo). Per ora non penso di tornare in Italia nel breve periodo. In Francia mi trovo molto bene e so che posso imparare ancora molto”.

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