Rapina, furto aggravato, rissa, lesioni. Sono questi i precedenti penali a carico del ragazzo albanese di 21 anni espulso ieri dal territorio nazionale dalla Polizia di Stato. Gli agenti di polizia l’hanno personalmente scortato su un aereo diretto a Tirana e controllato a vista per tutta la durata del viaggio, temendo – dati i suoi precedenti – che potesse essere un pericolo per l’incolumità dei passeggeri.
Un profilo criminale certamente ben delineato quello del giovane albanese, entrato in Italia quando era ancora minorenne e titolare, all’epoca, di un permesso di soggiorno che avrebbe dovuto rinnovare una volta raggiunta la maggiore età.
Il ragazzo invece, raggiunti i 18 anni, ha preferito darsi alla microcriminalità piuttosto che regolarizzare la sua posizione sul nostro territorio e cercare di integrarsi nel nostro Paese.
Le sue scelte e il suo “stile di vita” gli sono costati una condanna a più di due anni di reclusione che stava espiando nel carcere di Sanremo fino a quando il giudice ha deciso di commutare la sua restante pena nell’espulsione dal territorio italiano.
In questo frangente sono intervenuti gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Imperia che hanno preso in carico il soggetto e avviato la procedura di espulsione tramite accompagnamento con scorta.
Non è l’unica espulsione effettuata dagli operatori di polizia che stanno lavorando senza sosta per governare l’emergenza migranti.
Ben altri 6 soggetti sono stati trattati negli ultimi sette giorni dall’Ufficio Immigrazione.
Tre marocchini che hanno fatto ingresso in Italia nel 2000 con a carico precedenti per spaccio, evasione, ricettazione.
Un equadoregno, sul nostro territorio dal 2008, con un valido permesso di soggiorno poi revocato per accertata pericolosità sociale dati i suoi precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, atti osceni, ubriachezza molesta, rapina, maltrattamenti in famiglia, molestie.
Un algerino, in Italia dal 2016, irregolare sul nostro territorio, con pregiudizi per furto aggravato.
Infine un tunisino, sorpreso in possesso di un passaporto rubato e complice di truffa a danni dello Stato, è stato espulso e allontanato dal territorio italiano tramite accompagnamento presso il Centro di Identificazione e Espulsione di Torino.
“Particolare attenzione , come sottolinea il Questore di Imperia Cesare Capocasa, viene rivolta nei confronti dei soggetti clandestini ritenuti destabilizzanti perché pregiudicano la qualità della convivenza civile e il vivere ordinato della comunità”.