Condannato a 6 mesi di carcere, pena sospesa. È questa la sentenza pronunciata in Tribunale a Imperia dal giudice monocratico Laura Russo nell’ambito del processo per rito direttissimo che vedeva sul banco degli imputati un migrante nigeriano 20enne (difeso dall’avvocato Ramadan Tahiri), ospite di una cooperativa locale, arrestato nella scorsa notte dalla Polizia per aver posto resistenza durante un controllo e per essere stato trovato in possesso di 3 involucri contenenti piccole quantità di hashish e marijuana.
Durante l’udienza, gli agenti hanno raccontato che, mentre si stavano avvicinando al 20nne per procedere al controllo, lo hanno visto tentare di liberarsi degli involucri di droga. Quando ha preso la parola, il giovane ha chiesto scusa ai poliziotti per aver dato in escandescenze.
Il PM Fornace ha chiesto l’assoluzione dall’accusa di spaccio, in mancanza della flagranza di reato, e la condanna a 6 mesi di carcere per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, ma senza misura cautelare.
Il giudice ha accolto le richieste del PM, assolvendo il 20enne dall’accusa di spaccio, in quanto “il fatto non sussiste”, e condannandolo a 6 mesi di carcere per la resistenza a pubblico ufficiale. La pena è stata sospesa e il giovane è stato scarcerato.