“Sei un coglione, figlio di put…, sei uno psicopatico, ti spacco la faccia e le mani, mando qualcuno a trovare a te e alla tua famiglia“. Sono queste le parole che avrebbe pronunciato, in una telefonata lo scorso 2 ottobre del 2013, un medico in forza all’ospedale di Imperia, nei confronti del suo primario. L’uomo è finito a processo dinnanzi al giudice di pace Teresa Cervasio con l’accusa di ingiurie e minacce.
Tra i due professionisti, da alcuni mesi, vi erano dissapori e discussioni in reparto concernenti l’orario di lavoro, in particolare sulla concessione dei permessi in base alla legge 104, sull’assistenza ai parenti portatori di handicap.
A seguito della chiamata incriminata, ascoltata anche dalla moglie del primario, quest’ultimo ha deciso di rivolgersi all’avvocato Giovanni Di Meo, al fine di denunciare il comportamento del suo sottoposto.
Nella vicenda è intervenuta anche l’azienda sanitaria locale che ha disposto il trasferimento dell’imputato, difeso dall’avvocato Roberto Trevia, in un’altra sede. L’uomo poi si licenziò dall’Asl per esercitare privatamente. Nel corso della mattinata di oggi dovranno essere sentiti alcuni testimoni della vicenda.