Un paio di pantaloni dimenticati in una camera d’albergo hanno incastrato i due rapinatori dell’agenzia Money Tranfer ad Oneglia.
Lo scorso 16 novembre un individuo con il volto travisato ed armato di pistola faceva irruzione all’interno della citata agenzia, sferrava un pugno all’unica dipendente presente e si faceva consegnare tutto il denaro presente nel registratore di cassa, per poi fuggire a piedi. Un bottino di 15 mila euro e una ferita al volto per la povera cassiera, il bilancio di questo violento delitto.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno dovuto ricostruire la dinamica della rapina affidandosi solo al loro intuito e alle preziose testimonianze dei pochi presenti; infatti l’esercizio commerciale era privo di sistemi di videosorveglianza.
Le indagini conducono fin da subito a due stranieri sospetti, gli unici clienti non abituali, che il giorno della rapina avevano compiuto un trasferimento di denaro a favore di un italiano residente nell’hinterland parigino.
Al momento dell’operazione, raccontano i testimoni ai poliziotti, uno dei due stranieri effettuava il versamento, mentre l’altro, che lo accompagnava, rimaneva in disparte guardandosi intorno, quasi a voler studiare il territorio.
S
olo successivamente si scoprirà che i due soggetti di 27 e 24 anni erano arabi naturalizzati francesi arrivati ad Imperia il giorno stesso della rapina, alloggiando in un Hotel del centro cittadino, poco distante dal Money Transfer rapinato.
Le indagini certosine svolte dagli investigatori hanno permesso di acquisire utili elementi probatori per l’incriminazione dei due, soprattutto attraverso le testimonianze dei dipendenti dell’hotel, nonché analizzando i tempi della rapina con quelli del rientro in albergo dei due sospettati, risultati perfettamente compatibili con il tempo necessario a commettere il delitto e rientrare in albergo.
A confermare i sospetti degli investigatori è stata la circostanza che, nonostante i due cittadini francesi avessero già saldato il conto dell’hotel per pernottarvi due notti, lasciavano precipitosamente l’albergo senza fornire ulteriori spiegazioni.
Perquisendo la stanza d’albergo improvvisamente abbandonata dai due infatti gli inquirenti hanno rinvenuto un paio di pantaloni che la sfortunata dipendente vittima della rapina ha riconosciuto come quelli indossati dal suo aggressore. Tra l’altro le carte di credito utilizzate per prenotare la stanza d’albergo sono risultate clonate.
Adesso i due dovranno rispondere della rapina e dell’utilizzo di carte di credito clonate innanzi al Tribunale di Imperia.