21 Dicembre 2024 13:28

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PROCESSO PORTO TURISTICO: le dichiarazioni spontanee di Francesco Bellavista Caltagirone

Da sinistra Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti
Da sinistra Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti

“[…] Cercherò di fare una estrema sintesi: così come siamo entrati nella Porto di Imperia non per scelta nostra, naturalmente siamo stati d’accordo, ma c’è stato richiesto. Non è che noi abbiamo chiesto di entrare nella Porto di Imperia cioè potevamo benissimo non entrare. Così come questa cosa non è stata una scelta, così non è stata una scelta ad esempio Peschiera; noi abbiamo fatto un contratto con l’Acquamare e a me Acquamare bastava. Casomai avremmo aggiunto la S.C.A. Perché avremmo aggiunto la S.C.A. ci tengo a spiegare anche questo[…] Quindi perché è stata messa stata messa la S.C.A., la S.C.A. è stata messa unicamente e solo a scopo di protezione perché più di una volta in altri cantieri e anche al Porto Imperia abbiamo avuto purtroppo dei contenziosi che avevano come arma di ricatto l’occupazione del cantiere. Che voleva dire fermate tutto per sei mesi, un anno quello che era semplicemente perché all’appaltatore si davano le chiavi del cantiere ed era lui che poi ne rispondeva.

Per evitare questo chiedo il consiglio dei nostri avvocati e abbiamo creato questa struttura quindi dovete capire che in qualche maniera noi abbiamo voluto evitare un pericolo che già lo sarebbe stato per un’operazione normale immobiliare privata, ma in questo caso trattandosi di una concessione pubblica con un tempo preciso, beh, è ancora più delicata la questione .

Quindi questa è l’unica ragione per cui abbiamo messo la S.C.A. Capisco che possa suscitare perplessità […] La Peschiera è una società ripeto e l’ho detto molte volte che ci è stata richiesta molte volte dall’Unicredit perché volevano avere un qualcosa che fosse secondo loro di protezione rispetto alle due estremità. Per noi potevamo  anche avere Acquamare e frorse la S.C.A., ma addirittura Acquamare niente, ma la S.C.A. era  necessaria per questo discorso;  quindi questo l’ho voluto precisare perché se no si genera confusione, sospetti, questa è stata l’unica ragione. Cosa ci cambiava a noi se avevamo Acquamare e S.C.A., non ci cambiava niente! Perché tutto questo che presuppone dei costi, i costi noi ne abbiamo parlato due ore e noi rispondiamo sempre, sono totalmente irrilevanti. C’è un costo che mi piacerebbe e vorrei fosse verificato e mi rivolgo al signor procuratore: il costo delle opere a terra […]”

Ore 17.20 del 25.9.2013
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