Union Riviera Rugby dai due volti a Torino: per un punto perde la cappa
C’è voluta una settimana per metabolizzare una sconfitta beffarda. E per scriverne in modo distaccato. La Union Riviera Rugby sfiora al colpaccio a Torino, cercando di mantenere la prima posizione in un girone di consolazione che ora sta un po’ stretto. Si parte con le migliori intenzioni, anche se manca una lampadina molto efficace nel gioco, Alessandro Castaldo, mediano di apertura che ha costituito una valida spina dorsale per la Union in questo sprazzo stagionale.
Non il caso vuole che il popolare “Casta” sia uno e trino e debba seguire la sua under 18 in un delicato impegno casalingo. La Union però ritrova Roggero: “Invisibile” può essere davvero un uomo in più da ora in avanti e uno dei rinnovati cardini su cui imperniare un gruppo in cui inserire interessanti figure dalle giovanili.
A Torino l’accoglienza è quella piemontese classica: freddo non certo rivierasco ed avversari concentrati. Molto. La Union vive quell’inizio partita tipico delle squadre liguri occidentali, in qualsiasi disciplina. Non è facile entrare in partita e quindi subisce subito una meta.
Meno male che c’è una reazione immediata e si pareggia: il merito è di Bellifiori, che va a stoppare un calcio dell’apertura avversaria destinato a miglior sorte. Bellifiori è ormai un giocatore maturo, capace di fornire prestazioni standard di livello, operando silente ed efficace. Il primo tempo però non dice bene ai corsari, che sono sotto di ben 20 punti.
La pausa porta consiglio. La riorganizzazione e una rinnovata convinzione, con il sapiente insieme tra senatori e nuove leve, unita ad una preparazione atletica che alla fine viene fuori, fanno sì che la Union di presenti in versione dottor Jeckill e non mister Hyde. E quindi piovono segnature, tra cui quelle di un Vazio davvero responsabilizzato in questo campionato e di un Barbotto che è sempre di altra categoria. Torino ha finito la benzina, va detto, però è anche vero che non ha abbassato la guardia. Anzi, la battaglia è stata feroce.
Pecca della Union è sicuramente la poca disciplina. Una questione che dipende da molti fattori, compresa la lettura della partita da parte arbitrale nonché dall’effettiva aggressività degli avversari. Il fallo può essere anche di tipo “professionale”, non gratuito. Fatto sta che l’apparente mite Ceccon si è caricato di due cartellini gialli e uno è toccato all’ancor più mite Calzia, giocatore di fatto elegante. In finale è amaro, dispiace perdere di un solo punto. E però c’è voglia di riscatto e soprattutto di registrare l’atteggiamento mentale.
In classica la Union è sempre prima, i punti di bonus hanno una loro funzione. Però alle spalle Torino, San Mauro e Stade Valdotain sono in agguato. Il primo deve scendere in Liguria, il secondo è un avversario ostico, il terzo, battuto ad Imperia, attende le lunghe trasferte avversarie. L’appuntamento futuro è casalingo, con un Rivoli che si spera ammaliato dalle bellezze della Riviera e già incontrato nelle precedenti stagioni, ma in girone promozione.
È da vedere dunque come i piemontesi siano stati rinnovati o se davvero si è innalzata l’asticella in C1 nazionale. Ci si vede quindi al “Pino Valle” di Imperia domenica 4 marzo.
SERIE C1 II FASE GIRONE 4 (III GG. ANDATA)
San Mauro – Cffs Cogoleto 69/10
ITINERA CUS Torino – Union Riviera 27/26
Stade Valdotain – Rivoli 22/19
CLASSIFICA: Union Riviera punti 12, CUS Torino, Stade Valdotain e San Mauro 10, Rivoli 6, Cffs Cogoleto 0.
Nugolo di giocatori Union Riviera Rugby under 16 e under 18 convocati per i triangolari interregionali.
Magnifici sei. Altri meriterebbero, certo, ma in Liguria occidentale si respira una certa soddisfazione. Con l’incipiente primavera, le autorità rugbistiche federali preposte stilano i programmi dei confronti interregionali. Utile banco di prova per tutti e spiraglio di visibilità per atleti, movimenti, osservatori e foriere avventure di rappresentativa.
Le under 16 e la under 18 della Liguria si radunano in quel di Savona per un primo marzo che si annuncia glaciale. E poi per una rifinitura in data 8 marzo nel più confortevole scenario del Carlini di Genova. E da lì si arriverà ai convocati per un quadrangolare Under 16 Quadrangolare Liguria/Lombardia 1 e 2/Piemonte in data Domenica 11 Marzo a Pavia e un Triangolare Under 18 Liguria/Lombardia/Piemonte, Sabato 10 Marzo a Pavia. Notando che a livello under 16 la Lombardia porta due squadre, mentre c’è penuria di elementi in Liguria. Detto questo, i prescelti per le selezioni scelti a livello Union sono ben sei.
Tre sono della under 16 e non è poco, date le difficoltà incontrate quest’anno. Però i lavori formativi, impostati da Perrone, Nesta e Trucco possono andare a segno. Ci sono due “soliti noti” i guizzanti Campanini e Vuerich, mentre la piacevole sorpresa è Qarri, che arriva dal contesto dell’estremo Ponente. A livello di under 18 meno sorprese. Mitolo però si è costruito una solida fama con tanto lavoro e tanta concretezza. Landini merita sicuramente attenzione. Sega era già da un anno in un giro di livello, chiuso, in fondo, dal ridimensionamento delle Accademie a livello nazionale. In attesa che il lavoro pluriennale impostato dallo staff di Conor O’Shea dia i suoi frutti.
È questione di pazienza. Così come ce ne mettono tutti i tecnici e la dirigenza del sistema Union, vera voce unitaria del rugby nel Ponente ligure.
Imperia Rugby under 12: prova di carattere a Savona
Sabato 17 febbraio si è svolto uno dei più ampi concentramenti di rugby under 12 a livello regionale. Ci si ritrova a Savona, alla Fontanassa: clima gelido e fango per tutti. Invero, a livello nazionale, sarebbe il caso di operare un piano ampio di intervento sui campi di gioco. Ci sono ormai situazioni non tollerabili, soprattutto se si intende creare dalla base un gioco aperto, arioso ed aggressivo.
Come accennato, a Savona sono presenti molte società, ragione per cui sono stati organizzati due gironi. Imperia capita con La Spezia, Province dell’ovest e Cus Genova. Nell’altro girone Savona se la vede con Recco e Amatori Genova (faranno pertanto una partita in meno).
Influenza di stagione ed alcuni infortuni fanno sì che Imperia Rugby si presenti con un numero ridotto di atleti. In più, l’ossatura della under 12 nerazzurra è formata quasi per intero da ragazzini della classe 2007, al primo anno di categoria. E buon per loro che ci sono due ragazze in campo, perché a quell’età lo sviluppo femminile è precoce. L’obiettivo dei tecnici é quello di mettere in opera il frutto dei tanti allenamenti settimanali, in preparazione degli importanti tornei primaverili.
Si parte contro La Spezia, partita molto fisica e fallosa, Imperia si porta in vantaggio con una meta di Tsegà Musso, viene raggiunta sul pari, ma nel secondo tempo, grazie ad una splendida azione di forza di Pietro Luvoni, chiude l’incontro sul 2 a 1. Si riprende contro i favoritissimi Orsi- Province dell’Ovest e qui la migliore struttura fisica degli avversari fa la differenza, anche se Cristina Arquà tiene alto l’onore dell’Imperia Rugby segnando la meta che chiude l’incontro sul 3 a 1 per gli avversari.
Neppure il tempo di riposarsi e si riprende contro il Cus Genova. É una partita maschia, dove la disciplina e soprattutto la determinazione dell’Imperia Rugby hanno la meglio. Il primo tempo si chiude in vantaggio di una meta per i genovesi ma Imperia Rugby non demorde, si porta in parità con un’altra meta di forza di Cristina Arquà, ma la panchina lunga del Cus Genova fa la differenza e ben presto i genovesi sono di nuovo in avanti.
Disperarsi mai e crederci sempre, tanta pressione dei volenterosi imperiesi coronata da una meta che è un misto d’astuzia e potenza di Tommaso Olivieri. E siccome nel rugby la partita non è mai finita fintanto che non si esaurisce l’ultima azione, ecco che Ennis Pelle, oggi penalizzato dal campo fangoso che ne ha limitato la corsa imperiosa, trova il guizzo giusto uscendo da una ruck e segna la meta del definitivo 3 a 2.
Una rimonta così tenace comporta però l’esaurimento delle energie fisiche, attesa la mancanza dei giusti cambi. Così nella finale per il terzo e quarto posto, di fronte all’Amatori Genova, che ha giocato una partita in meno, il calo fisico si rende molto evidente nonostante la meta di Alessandro Arquà, stimolato dalla concorrenza della sorella gemella e carattere spiccato. Nel secondo tempo la benzina finisce ed i genovesi riescono a pareggiare.
Terzi a pari merito, non c’è bisogno di supplementari perché non importa chi vince o chi perde ma chi si diverte! Va detto che la under 12, anche a questo livello di età, gioca se possibile con un continuo riciclo della palla. Indubbiamente gli avversari tentano di creare punti di incontro, ma, ad esempio, i due Arquà, Olivieri e molti altri sanno anche gestire quella situazione. Il credo del tecnico Reitano e lo studio della gestione fisica da parte di Patrick Oliviero appaiono comunque assai promettenti sul piano biennale. In più, arriveranno, come detto, tornei importanti di caratura internazionale.
Presenti: 1) Tommaso Olivieri, 2) Tsegà Musso, 3) Pietro Luvoni, 4) Leonardo Gandolfi, 5) Alessandro Arquà; 6) Cristina Arquà 7) Giada Mesiano 8) Valerio Goggi 9) Alessio Faccio 10) Ennis Pelle 11) Giuseppe Serrano 12) Alexander Arduino.
Imperia Rugby under 14 in flessione ? Si inchina al CUS Genova B: bisogna lavorare
La categoria under 14 è da sempre un momento di passaggio rilevante. Si parla di età dello sviluppo, fisico e psicologico. Una fase delicata in cui si è ancora prossimi ad un apprendimento incondizionato, ma non del tutto.
Le scelte sono sempre più consapevoli. È una categoria difficile per l’allenamento rugbistico, perché c’è tanto da imparare, tanto da mettere in pratica e tante partite da fare, senza badare al risultato o ad un campionato che non c’è, ma ai miglioramenti di gruppo e singoli.
Negli ultimi allenamenti la under 14 dell’Imperia Rugby di Abbo e Binelli ha lavorato sempre di più a confronto con la under 16: si sta colmando il divario fisico, data la fase di crescita generale, ma non mancano problemi che si palesano ad ogni incontro. Le difficoltà aumentano con le assenze per malattie di stagione e l’inserimento di nuovi giocatori. È il momento, infatti, in cui, forti di un fisico sviluppato, si avvicinano al rugby alcuni ragazzini nuovi. E nel rugby non si fa panchina, si gioca.
La sconfitta con più esperto Cus Genova B, per giunta in trasferta al Carlini e in una giornata molto fredda, comporta spunti di riflessione per il tecnico Enrico Abbo: “Il Cus ha giocato e ci ha tenuto in scacco ad un buon ritmo per tutto il primo tempo, impedendo di fare il nostro gioco.
Nel secondo tempo hanno avuto un calo, ne abbiamo approfittato anche per segnare, abbiamo aperto il gioco e per i placcaggi, riuscendo non facili quelli bassi, ci siamo basati sul placcaggio alto, alla ricerca della palla in azione di maul”.
Sempre secondo Abbo, è necessario continuare i lavori impostati in questa fase di stagione, contando su numeri buoni, perché a Genova ci si è andati con 16 giocatori. In particolare è importante lavorare sulla ruck per il mantenimento o la conquista della palla e poi ancora sulla difesa ovvero sul placcaggio. Nota positiva la meta di Gandolfi, neofita alla sola sua seconda partita. In fondo, se il buongiorno si vede dal mattino…
CAMPIONATO UNDER 14 (XVI GIORNATA)
Salesiani Vallecrosia – Amatori Genova 0/79
CUS Genova/A – Province dell’Ovest 20/45
CUS Genova/B – Imperia 43/5