22 Dicembre 2024 07:36

22 Dicembre 2024 07:36

IMPERIA. L’ASL 1 PERDERÀ LA DISTRIBUZIONE DI FARMACI OSPEDALIERI PHT. LA DENUNCIA DEL M5S:”REGALO ELETTORALE ALLE FARMACIE PRIVATE”

In breve: "È il risultato dell’accordo sciagurato tra Alisa e Federfarna, di cui a farne le spese saranno ancora una volta i cittadini liguri, in questo caso imperiesi, che si vedranno addebitare un aggravio di costi di quasi 5 euro a confezione"

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“Toti e Viale riescono nell’impresa di cancellare uno dei pochi modelli di sanità virtuosi rimasti in Liguria. Dal primo marzo di quest’anno l’ASL 1 imperiese perderà la distribuzione di farmaci ospedalieri PHT ad alto costo, a tutto vantaggio di farmacie e privati convenzionati, con un aumento previsto di spesa pubblica di 1 milione e 400mila euro l’anno”Così Andrea Melis e Matteo Mantero del Movimento 5 Stelle, in una nota stampa.

“È il risultato dell’accordo sciagurato tra Alisa e Federfarna, di cui a farne le spese saranno ancora una volta i cittadini liguri, in questo caso imperiesi, che si vedranno addebitare un aggravio di costi di quasi 5 euro a confezione.

Cambiano anche le modalità di prescrizione, con l’obbligo per il paziente di ottenere la ricetta presso il proprio medico di Medicina generale e l’abolizione del servizio di consegna a domicilio del farmaco, che potrà essere ritirato solo il giorno successivo.

Insomma, un vero e proprio danno per i 1500 pazienti in condizioni disagiate o lontani dai punti di consegna, che saranno costretti a lunghe odissee logistiche e burocratiche per ottenere cure che fino a ieri erano economiche, comode e immediatamente disponibili.

Si tratta di farmaci dedicati alla cura specialistica di patologie molto gravi quali diabete, tumori, insufficienza renale, che erano sino ad oggi distribuiti presso uno dei cinque punti di distribuzione nel territorio dell’Asl. Ebbene, questa rete distributiva tra pochi giorni scomparirà, per lasciare spazio agli interessi delle farmacie private.

Non solo: i pazienti imperiesi perderanno anche la possibilità di ricevere una decina di specialità medicinali non ricomprese nel prontuario PHT ma comunque a costo molto elevato che, nel 2017, hanno garantito un risparmio delle casse pubbliche di ulteriori 500mila euro, per un totale di quasi 2 milioni di euro.

Stiamo parlando di un vero e proprio fiume di denaro pubblico che finirà nelle tasche dei privati, col placet di Regione Liguria. Risorse che avremmo potuto utilizzare ad esempio per migliorare i servizi di assistenza domiciliari ai malati, a livelli sempre più preoccupanti.

Ecco quello che succede quando si antepongono gli interessi delle lobby a quelli dei cittadini. È assurdo e senza alcuna giustificazione distruggere un sistema collaudato, un’eccellenza a livello nazionale da ormai 17 anni, che ha prodotto risparmi enormi, il tutto per un pugno di voti sotto elezioni. Abbiamo in mente un altro modello di sanità, pubblico e sociale, che mette al centro la salute dei cittadini ma anche i conti pubblici”.

 

 

 

 

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