La mattina di lunedì 26 febbraio, durante l’assemblea d’istituto del liceo Vieusseux, sono intervenuti quattro candidati alla camera, rappresentanti di altrettanti partiti: Mario Giribaldi (Liberi e Uguali), Massimiliano Iacobucci (Fratelli d’Italia), Federico Manfredi (movimento 5 stelle) e Anna Russo (Partito Democratico). L’incontro era riservato agli studenti delle quarte e delle quinte che, il quattro marzo, si recheranno per la prima volta alle urne per le elezioni politiche.
Non si è trattato solo di un’occasione per fare campagna elettorale, ma soprattutto è stato un modo per interessare i giovani a un tema pressoché estraneo al contesto scolastico: la politica.
Prima di tutto sono state illustrate le modalità di voto, spesso non troppo chiare nemmeno agli adulti. Dopo una breve presentazione del proprio programma da parte di ciascuno degli invitati, con un particolare riguardo alle politiche giovanili, la parola è stata lasciata agli studenti. Sono stati loro, con domande e osservazioni, a guidare il dibattito.
Argomenti “da grandi” quali immigrazione, flat tax, Unione Europea, si sono alternati a temi più a portata di mano degli adolescenti, come alternanza scuola lavoro, tassa universitarie e legalizzazione delle droghe leggere.
L’iniziativa è nata proprio dai neoelettori che, in questo clima elettorale così caotico, sono facili vittime della disinformazione. Conoscere effettivamente le diverse proposte e avere un contatto umano con i candidati è fondamentale per uscire da scuola non solo come alunni preparati, ma anche come cittadini consapevoli. I candidati devono venire a contatto con tutte le forze sociali, per conoscerle e farsi conoscere, altrimenti rischiano di ridursi a nomi freddi e impersonali stampati sulla scheda elettorale, che non vengono collegati ad alcuna ideologia nè tantomeno a un volto.
Queste le impressioni di una studentessa del Vieusseux riguardo l’evento.
DOPO AVER ASSISTITO AGLI INTERVENTI DEI CANDIDATI, HAI LE IDEE PIÙ CHIARE? HAI CAMBIATO LE TUE OPINIONI PRECEDENTI?
“Prima non avevo idee molto chiare, ma devo riconoscere che questo dibattito è stato molto utile perché, per la prima volta, ho potuto vedere candidati di diversi partiti politici discutere delle stesse tematiche in sequenza. In questo modo ho potuto valutare i punti di vista di ciascun orientamento politico e scegliere quello che più si avvicina alle mie idee”.
QUALE INTERVENTO TI HA PARTICOLARMENTE INCURIOSITO?
“Mi ha colpito quello sull’immigrazione, perché è una realtà con cui tutti entrano in contatto. I candidati si sono confrontati diversi punti di vista e io mi schiero a favore di chi mira a garantire un’accoglienza a queste persone poiché scappano da realtà disumane”.
COSA PENSI DEGLI INTERVENTI RIGUARDO ALL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, DATO CHE VIVI QUESTA SITUAZIONE IN PRIMA PERSONA?
“Purtroppo non abbiamo visto interventi propositivi riguardo all’ alternanza scuola lavoro. Mi sembra che la voglia di rivedere questa legge sia condivisa da molti partiti, anche perché ora come ora i liceali nutrono forti perplessità riguardo alla reale utilità di questa attività”.
È STATA UN’ASSEMBLEA PIÙ O MENO SENTITA DELLE PRECEDENTI DA PARTE DEGLI STUDENTI?
“Spesso le assemblee del triennio sono un totale caos, molti ragazzi rimangono in classe o non seguono minimamente eventuali interventi. Oggi, anche se non tutti si sono presentati, c’era quasi silenzio in aula magna, una cosa mai vista”.
A cura degli studenti del Liceo Vieusseux Camilla Pelosi, Alessandro Trisciuoglio e Giacomo Guasco.