Nella mattina di ieri la Polizia di Stato ha eseguito dei controlli capillari nelle strutture ricettive di Ventimiglia. Ebbene proprio a seguito di tale attività, in un albergo del centro cittadino è stata appurata la presenza di tre stranieri, tutti di nazionalità algerina.
Eseguiti gli accertamenti di rito, il più giovane, appena maggiorenne, è risultato essere irregolare sul nostro territorio e pertanto è stato messo a disposizione dell’ufficio immigrazione della Questura di Imperia per l’avvio della conseguente procedura di espulsione dal territorio italiano.
Gli altri due ospiti della struttura alberghiera invece, entrambi quarantenni, hanno esibito agli agenti di polizia dei documenti d’identità stranieri.
Uno ha consegnato agli operatori un passaporto francese l’altro una carta d’identità belga. I poliziotti sono stati da subito insospettiti dall’atteggiamento dei tre soggetti, di cui uno appunto clandestino, e dalla veridicità dei documenti esibiti dagli altri suoi due connazionali che lo accompagnavano.
Pertanto, al fine di espletare ulteriori accertamenti, gli operatori di polizia hanno accompagnato i tre stranieri negli uffici del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia e sottoposto a verifiche ulteriori tutte le attestazioni di identità dei tre stranieri.
La collaborazione di un operatore del vicino ufficio della Polizia di Frontiera, specializzato nelle tecniche di analisi del falso documentale, ha confermato i sospetti iniziali dei poliziotti.
L’analisi documentale della carta di identità belga infatti ha rivelato che la stessa fosse contraffatta. Davanti all’evidenza, il 42enne algerino alla fine ha confessato la contraffazione del documento.
Una falsificazione evidentemente fatta da veri professionisti, di altissima qualità, che lo straniero ha detto essere avvenuta in Belgio, circostanza sulla quale la Polizia di Stato svolgerà ulteriori indagini coinvolgendo l’Interpol.
L’uomo, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato quindi tratto in arresto per il reato di possesso di documenti di identificazione falsi e trattenuto negli uffici della Polizia del Commissariato in attesa di essere giudicato presso il Tribunale di Imperia.
Da più approfonditi accertamenti è emerso che l’algerino, ha fatto ingresso nel nostro territorio nel 1993 e, ad oggi non risulta avere una stabile occupazione lavorativa.