Fonico, Tecnico delle luci, Aiuto Regia. A partire da maggio, a Imperia, prenderanno il via i corsi gratuiti che permetteranno a decine di giovani (e non) di affacciarsi al mondo del lavoro e di addentrarsi nei diversi settori dello spettacolo.
“La Riviera dei Fiori va in scena”, è questo il nome del progetto che sta per diventare realtà grazie ai fondi europei e regionali. L’ente di formazione sarà il Centro Pastore di Imperia, con la collaborazione della Scuola Edile e di moltissimi professionisti che metteranno a disposizione le loro conoscenze e la loro esperienza.
Non mancheranno anche le sorprese poiché, al termine dei corsi, gli studenti realizzeranno un cortometraggio, per mettere in pratica le competenze acquisite, la cui sceneggiatura sarà scritta dai cittadini imperiesi stessi.
Al momento sono stati pubblicati i bandi per il corso da Fonico (14 posti) e da Tecnico delle Luci (14 posti), e presto uscirà anche quello da Aiuto Regia.
Parte attiva dell’iniziativa saranno i professionisti imperiesi Simone Gandolfo, della casa di produzione Macaia Film, e Giovanni Nebbia, fonico dello studio di registrazione Ithil World Studio, che ImperiaPost ha incontrato per conoscere maggiori dettagli.
COME NASCE L’IDEA DEL PROGETTO?
“È un sogno nel cassetto da sempre – raccontano – Chi come noi lavora nel mondo dello spettacolo e del suono, sa che servirebbero persone formate presenti sul territorio per attirare e incentivare le produzioni a venire nella nostra zona.
Per questo motivo, quando abbiamo visto la sensibilità all’argomento della Regione Liguria, in particolare dell’assessorato allo Sviluppo Economico, che ha deciso di far uscire un bando per gli enti di formazione, eravamo entusiasti.
Decisivo l’intervento del Centro Pastore di Imperia, che si occuperà dei corsi Tecnico Luci e Aiuto Regista, insieme a Simone Gandolfo e al socio Manuel Stefanolo. La Scuola Edile, invece, gestirà il corso Tecnico del Suono, con Giovanni Nebbia. Saranno tantissimi i docenti professionisti che saliranno in “cattedra”.
COME SI FA A PARTECIPARE?
“Per partecipare è necessario essere disoccupati e/o in stato di non occupazione e avere una qualifica di studio triennale o un diploma di scuola media superiore o una laurea. Dopo essersi iscritti al bando sarà necessario affrontare una prova scritta, un test psico-attitudinale, e un colloquio individuale per poter essere ammessi. A parità di punteggio, sarà riservata una quota di partecipanti ai giovani che non abbiano compiuto il 25° anno di età e che siano residenti nel nostro territorio ligure. Inoltre, a parità di punteggio, almeno il 30% dei posti disponibili sarà riservato alla componente femminile”.
COME SI SVOLGERÀ IL CORSO?
“Ogni corso durerà 800 ore, divise tra teoria, pratica, project work e stage. L’impegno sarà full time, circa 6 ore al giorno da lunedì al venerdì. Questo permetterà una relazione stretta tra studente e insegnante un confronto giornaliero di domande e risposte.
Tra i “project works”, ci saranno anche la realizzazione di disco “demo” di una band che sarà selezionata durante il corso, e un concerto dal vivo dove gli studenti si occuperanno del service”.
UN’OPPORTUNITÀ UNICA, QUINDI, PER I GIOVANI DEL NOSTRO TERRITORIO.
“Sì. Inoltre non è solo per i giovani. Non c’è un limite di età per iscriversi. L’idea non è quella di svolgere un corso “una tantum”, ma quella di formare le persone in modo tale che siano pronte a entrare nel mondo del lavoro, e ripetere i corsi nel tempo.
L’obiettivo finale è quello di creare nel nostro territorio delle persone competenti, professionali, che possano attirare case di produzione e lavoro nella nostra zona, stimolando la crescita di questo settore, che può avere grandissime ricadute positive su tutti gli altri (hospitality, ristorazione, turismo…)”.
PERCHÈ ISCRIVERSI?
“Consiglierei a una persona di iscriversi perché si tratta di materie complesse che possono aprire una strada per il futuro in un settore interessante e sempre attuale. Inoltre, sono mestieri che stimolano lo studente ad affrontare problematiche sempre diverse e che insegnano ad essere flessibili e pronti al cambiamento.
Il corso tende altamente all’aspetto pratico-tecnico, per formare figure al più presto pronte a inserirsi nel mondo del lavoro.
Il nostro obiettivo è fare in modo che le forze lavoro che usciranno da questi corsi potranno essere subito inserite nel mondo del lavoro ed essere impiegate sul territorio o, volendo, anche fuori“.
IL NOME DEL PROGETTO, “LA RIVIERA DEI FIORI VA IN SCENA”, LASCIA PRESAGIRE LA REALIZZAZIONE DI PRODOTTO FINALE.
“Proprio così. Il percorso sfocerà in un progetto interdisciplinare che consisterà nella realizzazione di un cortometraggio che coinvolgerà tutti e 3 i corsi insieme. La cosa curiosa è che, per quanto riguarda la sceneggiatura, lanceremo un bando nella città di Imperia chiedendo alle persone di inviarci un soggetto di 3500 battute. La finalità è didattica, quindi il tema sarà libero. Saranno gli allievi dei corsi a dare vita al corto, mettendo in pratica tutte le conoscenze imparate nei mesi precedenti. Un vero lavoro “interforze“.
QUALI “SKILLS” IMPARERÀ L’ASPIRANTE FONICO?
“Per quanto riguarda la figura del Fonico, si farà riferimento ai vari aspetti di questa professione: fonico di presa diretta (chiamato anche tecnico del suono o mixerista) che solitamente svolge il lavoro al registratore e al mixer, il microfonista che lavora sul campo (set, palco) e si occupa dei radiomicrofoni, dell’asta (boom) e l’assistente microfonista (cableman) che si occupa in prevalenza dei cavi e aiuta il microfonista nella gestione dei radiomicrofoni. In fase di post-produzione intervengono il fonico di studio per il montaggio audio e il missaggio, il rumorista che gestisce e costruisce le biblioteche del suono e il compositore che crea la colonna sonora“.
E L’ASPIRANTE TECNICO LUCI?
“Per quanto riguarda la figura professionale del Tecnico Luci si formerà un professionista responsabile dell’allestimento, della sistemazione e del cablaggio di tutte le apparecchiature che danno luce agli spettacoli. In particolare, nell’ambito del teatro, si possono distinguere due differenti profili che rappresentano anche le due fasi evolutive della carriera: l’elettricista teatrale, che è il vero e proprio tecnico che monta gli impianti e segue in consolle l’intero spettacolo e il light designer che, in collaborazione con regista, scenografo e, se presente, col coreografo, stabilisce il piano luci, ovvero il copione tecnico attraverso il quale viene definita la sequenza delle luci nonché i colori delle stesse e gli effetti che si alterneranno durante la rappresentazione. In ambito cinematografico e televisivo, il tecnico responsabile della realizzazione del piano luci è il capo elettricista che segue le direttive del direttore della fotografia ed ha sotto di sé l’équipe degli elettricisti”.
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